(Teleborsa) - Con 72 voti a favore, 184 contrari e 44 astenuti, l'Aula della Camera respinge il
trattato di ratifica del Mes. Bocciando il primo articolo del testo il provvedimento, infatti,
si intende respinto. Il dato politico da segnalare è che la maggioranza si divide:
FdI e Lega hanno votato contro (insieme al Movimento Cinquestelle), mentre
Forza Italia si è astenuta, così come
Noi Moderati.
La maggioranza "si è spaccata", "non c'è più", commentano a caldo il capgruppo di Iv in commissione Bilancio, Luigi Marattin, e il dem Piero De Luca, capogruppo in commissione affari Ue, al termine del voto della Bilancio sul parere contrario alla ratifica della modifica del Mes
Senza dubbio, il più soddisfatto della ritrovata compattezza tra Fratelli d’Italia e Lega sul Mes, oltre che della bocciatura, è
Matteo Salvini che dichiara: "Sul Mes la Lega non ha mai cambiato idea in vent’anni, è uno strumento inutile se non dannoso che porterebbe un lavoratore italiano a dover mettere dei soldi per salvare una banca tedesca. Non penso sia utile e siccome il Parlamento è sovrano, il Parlamento vota in base all’interesse nazionale italiano: i tedeschi fanno gli interessi tedeschi, noi quelli degli italiani. La posizione della Lega è sempre stata e continua a essere chiara".
Allo stato, dunque, Italia è l'unico paese dell'Eurozona a non aver concluso il procedimento di ratifica interno, come invece hanno fatto tutti gli altri paesi, bloccando l’entrata in vigore di una riforma importante, che avrebbe introdotto tra le varie cose un meccanismo di aiuti in caso di diffuse crisi bancarie. La riforma - approvata da tempo, anche dall’Italia - doveva solo essere ratificata dai
parlamenti dei paesi entro il 31 dicembre di quest’anno. Mossa che di cert
o non piacerà affatto dalle parti di Bruxelles, in pressing da mesi su Roma per la ratifica.(Foto: © Michael Novelo / 123RF)