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Feste, Cia: 1,1 miliardo per spesa pesce e prezzi a +10% rispetto al 2022

Le varietà di pesce che sono accessibili anche alle fasce meno abbienti sono le spigole e le orate di importazione

Economia
Feste, Cia: 1,1 miliardo per spesa pesce e prezzi a +10% rispetto al 2022
(Teleborsa) - Anche quest’anno il pesce non potrà mancare nelle tavole per il menu da Vigilia al Capodanno, con un consumo stabile e 1,1 miliardi di spesa, malgrado i prezzi in aumento del 10% nei principali mercati ittici rispetto allo stesso periodo del 2022. Per circa 17 milioni di famiglie la scelta del menù di pesce sarà orientata alla tradizione. Capisaldi del consumo ittico durante le feste sono i molluschi e i crostacei. A rilevarlo è Cia-Agricoltori Italiani e PescAgri, la sua associazione di pescatori, aggiungendo che la scelta di prodotto locale a "filiera corta" offre sempre garanzia di maggiore qualità, col rispetto di elevati standard di sicurezza e tutela ambientale.


Secondo le due associazioni, il polpo sta tra i 25 e i 28 euro/kg, ma se è d'import francese tra i 18-20 euro al chilo; le seppie oscillano tra i 15 e i 20€/kg, mentre i calamari locali arrivano a 45€/kg. Altro protagonista delle tavole è la vongola verace tra i 35-40 euro al chilo per la filippina dell'alto Adriatico, con lupini (dai 12 ai 15 euro al chilo) e fasolari (fino a 18 euro).

Per i crostacei, se gli scampi congelati stanno tra i 25 e i 35 euro al chilo, quelli freschi locali costano il doppio. Le tante varietà di gamberi soddisfano le esigenze di tutte le tasche: dagli 80 euro al chilo del gambero rosso di Mazara, ai 35 per la seconda scelta; variabili le mazzancolle, tra i 25 ed i 30 euro al chilo; e, mentre l'astice americano arriva ai 30 e il canadese tra i 40-45, l'aragosta, invece, oscilla tra i 120 ed i 150 euro al chilo.

Per quanto riguarda ancora il salmone di allevamento - secondo i dati diffusi da Cia e PescAgri - si sta tra i 15 ed i 20 euro al chilo, mentre il misto di stagione per una buona frittura di paranza si trova a 10-15 euro al chilo mentre il capitone arriva a costare 25, come lo scorso anno. Per spigole e orate di importazione ci vogliono tra i 10 e i 15 euro al chilo, mentre per le nazionali 20-25. E se il dentice costa circa 15-20 euro al chilo, la gallinella dai 20 euro in su. Re del pesce bianco e magro anche il nasello tra i 15-20 euro, mentre la rana pescatrice sta intorno ai 20-25 euro.

Le varietà di pesce che sono accessibili anche alle fasce meno abbienti sono le spigole e le orate di importazione (Grecia e Turchia), fra i 10 e i 15€/kg, mentre quelle nazionali si aggirano sui 20-25€/kg.



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