(Teleborsa) -
Si accende la polemica politica sul Mes con la maggioranza che rischia di "incartarsi" sul dossier. Intanto, Matteo Salvini ribadisce la sua contrarietà all'utilizzo: "Non ritengo che ci sia bisogno di mettersi in mano a Fondi stranieri e a soggetti stranieri anche perché 600.000 italiani nei giorni scorsi hanno sottoscritto i buoni del tesoro per più di 18 miliardi di euro:
Quindi io preferisco che le infrastrutture italiane, le scuole italiane vengano costruite chiedendo i soldi agli italiani e così il debito rimane italiano".
"Ho trovato grave che i partiti della maggioranza per le loro divisioni abbiano disertato il voto - ha sottolineato - da giurista dico 'Pacta sunt servanda". La ratifica non significa accedere alle risorse del Mes. E trovo spiacevole e anche grave quanto è successo ieri. Mai si è vista una maggioranza che diserta e lascia all'opposizione il compito di votare'. 'Il fronte piu caldo in Europa è il Mes. I nostri patrioti che hanno fatto? Hanno disertato il fronte', ironizza il leader di M5s
Giuseppe Conte. 'Si assuma
la maggioranza di approvarlo o meno. Noi ci asterremo', ha detto.
Ieri, infatti, è durato sette minuti, dalle 17.33 alle 17,40 il Consiglio dei Ministri, che avrebbe dovuto approvare il nuovo Codice della strada e, invece, si è trattenuto solo il tempo necessario a votare alcune leggi regionali in scadenza. "Gli ulteriori punti previsti all’ordine del giorno sono stati rinviati alla prossima riunione", informa la nota del CdM, saltato per l'assenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Sopraggiunti motivi personali" non avrebbero consentito alla Meloni di partecipare alla riunione, dopo aver incontrato a Palazzo Chigi la Presidente dell'Europarlamento, Roberta Mestola, in preparazione al Consiglio europeo di fine mese.
In realtà, alcune ricostruzioni parlano di forti tensioni all'interno della maggioranza a causa del Mes, che ha ricevuto un primo vialibera in Commissione da parte delle opposizioni (Pd, Iv-Azione, +Europa mentre il M5S si è astenuto). Un fatto inedito per un governo, che sul Meccanismo europeo di stabilità resta diviso e già guarda con preoccupazione
al voto in Aula il prossimo 30 giugno, in concomitanza con l'assenza ella Premier per il Consiglio europeo.