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Bonus benzina, si va verso carta dedicata alle fasce di reddito più deboli

Economia
Bonus benzina, si va verso carta dedicata alle fasce di reddito più deboli
(Teleborsa) - Dopo le parole del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che alla fine di agosto aveva fatto sapere che il governo stava valutando la possibilità di introdurre un bonus benzina di 150 euro per i redditi più bassi nel caso in cui i costi del carburante sfondassero la soglia dei 2 euro e si mantenessero a quei livelli, l'ipotesi si fa sempre più concreta anche per il taglio alla produzione di greggio deciso dai paesi dell'OPEC pochi giorni fa.

"Le misure per fronteggiare l’incremento del carburante dovuto alle mutate condizioni internazionali saranno predisposte in parte già nel prossimo Consiglio dei ministri, con due iniziative nei confronti dei ceti meno abbienti e del settore dell’autotrasporto merci, anche per evitare che si alimenti la spirale inflazionistica. Nella manovra faremo il resto", ha ribadito pochi giorni fa il ministro in un'intervista a La Repubblica.

La misura, ha spiegato il Ministro, prevederebbe un pagamento diretto con una social card riservata alle fasce piu deboli (con soglia ISEE fissata a 25mila euro) che risentono maggiormente del caro carburante e dovrebbe essere utilizzabile per ogni tipo di alimentazione: gasolio, benzina, gpl, metano e ricariche elettriche. Il bonus potrebbe poi essere replicato anche a dicembre. La gestione del bonus sarebbe affidata quindi sempre a INPS, Comuni e Poste Italiane per la distribuzione delle carte.

In base alle ultime indiscrezioni di stampa il Governo starebbe quindi preparando un decreto legge urgente per portare un aiuto immediato. Il bonus non sarebbe quindi parte della Legge di Bilancio ma di un decreto governativo che potrebbe arrivare entro poche settimane.

Resta comunque il nodo delle risorse, visto che come è ormai noto il governo ha poco spazio di manovra e anche la preparazione della legge di bilancio 2024 si preannuncia difficile con tante esigenze da soddisfare. Per la nuova carta benzina il costo stimato sarebbe di circa 2 miliardi di euro che potrebbero venire dall’extragettito dell’Iva registrato grazie ai buoni risultati dell'economia dei mesi scorsi. Il Governo ha invece escluso ogni taglio delle accise visto che tale misura costerebbe molto di più, almeno 13 miliardi, oltre ad avvantaggiare anche i ceti più abbienti che non hanno bisogno di aiuti.
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