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Transizione ecologica. L’appello delle aziende e di T&E al governo “Cambiare la tassazione delle auto aziendali”

La lettera inviata all’attenzione del viceministro Leo e dei Ministri Fitto e Pichetto Fratin è firmata anche da 12 aziende operanti in Italia

Economia, Sostenibilità
Transizione ecologica. L’appello delle aziende e di T&E al governo “Cambiare la tassazione delle auto aziendali”
(Teleborsa) - Transport & Environment, l’associazione ambientalista europea indipendente, ha inviato oggi una lettera all’attenzione del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e al Ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, per chiedere una riforma green della tassazione delle auto aziendali.


Nell’appello firmato anche da 12 aziende italiane o operanti in Italia - Alfen, Avrios, E-shore, Fastned, Grundfos, Ikea, One Wedge, Plus Ev-Charge, Scame, Totem Electro, Voltaage e Wallbox Chargers - si legge: "Riteniamo che la riforma della tassazione delle auto aziendali non sia più rinviabile e che possa e debba divenire lo strumento per accelerare la penetrazione di veicoli puliti nelle flotte". Questa necessità è emersa anche da uno studio di T&E che mette a confronto la fiscalità applicata all’auto in 31 stati europei. Molti Paesi adottano misure di tassazione legate in primis alle emissioni di gas serra, promuovendo così la transizione verso veicoli elettrici a emissioni zero. Il sistema di tassazione dell’auto, in Italia, è invece largamente scollegato dal fattore emissivo: questo elemento di arretratezza della nostra fiscalità è tra le cause principali del ritardo accumulato nella decarbonizzazione del parco auto nazionale, rispetto alla media europea.

"Crediamo di essere pronte per dare un impulso utile al passaggio alla mobilità elettrica - scrivono ancora le aziende firmatarie dell’appello - Per farlo chiediamo che la fiscalità delle auto aziendali di nuova immatricolazione sia declinata in base alle emissioni di CO2, differenziando tra veicoli inquinanti e non inquinanti". E aggiungono "una revisione della fiscalità delle auto aziendali, basata sulle emissioni di CO2 dei veicoli avvicinerà inoltre l’Italia agli standard europei e sosterrà lo sviluppo dell’intera catena di valore della mobilità elettrica", considerando anche che un aumento di auto elettriche nelle flotte aziendali determinerebbe in tempi brevi un incremento di BEV nel mercato dell’usato, garantendo maggiore accessibilità a questi veicoli da parte dei consumatori.

L’obiettivo della proposta è quello di favorire la diffusione di veicoli a zero emissioni aumentando così la competitività del settore automotive italiano e contemporaneamente riducendo le emissioni climalteranti e inquinanti. "Ricordiamo che l’Italia registra ogni anno, in Europa, il maggior numero di morti premature dovute all’inquinamento atmosferico (di cui una componente rilevante è generata dai trasporti su strada)", dicono gli aderenti all’iniziativa promossa da T&E.

T&E e le aziende cofirmatarie auspicano che questo appello trovi ascolto e attenzione presso le istituzioni. Ci si augura - si legge nella nota - quindi che la riforma fiscale dell’auto aziendale prevista in Legge Delega - il cui decreto attuativo è atteso per il prossimo anno - la revisione del Piano Nazionale Energia e Clima, e la riduzione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi - prevista nel quadro del Repower EU - possano tradursi in politiche mirate ed efficaci di sostegno alla mobilità a zero emissioni.



(Foto: stockwerkfotodesign | 123RF)
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