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"Zero spread" per evitare il caos

La BCE deve assicurare la convergenza dei tassi di interesse nell'Eurozona


Diverso ancora è l'assetto della Gran Bretagna. Soppiantata dal dollaro da quasi un secolo, la sterlina non è più la regina delle monete, ma la Banca d'Inghilterra (BoE) non se ne rammarica più di tanto: non deve neppure preoccuparsi di difenderla dalla speculazione, perché la City opera con tutte le valute del mondo ad esclusione della sterlina. La BoE opera dunque in modo tale che la sterlina sia funzionale alla economia britannica. Il suo compito è proteggere la City come centro finanziario globale, senza coinvolgere la sterlina. I capitali affluiscono alla City a prescindere dalla forza o dalla debolezza della sterlina: è un perfetto decoupling. Diversamente da Wall Street, che è piazza globale di quotazione e di trading, la City non ha alcun bisogno né della BoE né della Sterlina per continuare a svolgere i suoi lucrosi affari.

La questione della Banca centrale Europea (BCE) è ancora diversa. Nel Trattato e nello Statuto, è previsto come unico compito quello di assicurare la stabilità della moneta: la crescita economica è considerata solo come obiettivo secondario. Essendo l'Euro la moneta unica di più Stati, la BCE si trova al vertice del Sistema delle Banche Centrali Nazionali (SBCN) che fanno riferimento ad assetti economici enormemente diversi tra loro: non c'è paragone possibile tra la Germania e Cipro o tra l'Irlanda e l'Austria. Avere una moneta stabile significa tenere sotto controllo la liquidità, il credito ed i tassi di interesse. Il compito strategico della BCE è assicurare la convergenza nell'Eurozona.

Il fatto è che i tassi di interesse nazionali non sono affatto determinati dalla BCE, ma dall'andamento dei titoli di Stato quotati sul mercato. E i tassi di interesse sui titoli pubblici dipendono dal rating dei rispettivi Stati: dal migliore attribuito alla Germania al peggiore attribuito alla Grecia, passando per l'Italia. E le imprese pagano interessi commisurati al rating dello Stato in cui lavorano: anche se la BCE presta il denaro a tutte le Banche al medesimo prezzo, queste operano poi secondo il "rischio-Paese" di ciascuna.

In pratica, a vent'anni dalla introduzione dell'Euro, ogni paese europeo paga tassi diversi a seconda delle proprie condizioni economiche e finanziarie. L'Italia, anche come imprese, è sempre stata penalizzata a causa dell'alto debito pubblico.

E' inimmaginabile avere un'area economica e finanziaria stabile quando i tassi di interesse sono così diversi e soprattutto quando, sotto il vento sferzante della speculazione, la BCE alza le mani in alto affermando che può intervenire con il programma OTM solo dopo un "atto di sottomissione" del Governo e la accettazione delle condizioni draconiane imposte dalla Commissione europea. L'Eurozona è quindi l'unica area del mondo in cui la speculazione ha uno spazio libero e garantito per massacrare gli Stati.
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