(Teleborsa) - Dallo scorso dicembre i fondi hedge di diritto italiano possono istituire i c.d. side pockets. Si tratta di una misura a tutela di tutti i partecipanti al fondo hedge, già prevista in altri ordinamenti, che può essere attivata solo in "casi eccezionali" in cui l’improvvisa riduzione del grado di liquidità delle attività detenute nei portafogli dei fondi, associata a elevate richieste di rimborso delle quote, può avere conseguenze negative per la gestione dei fondi stessi. Lo si legge in una nota di Assogestioni.
Potrebbe essere necessario, infatti, smobilizzare le attività illiquide, in assenza di un mercato che assicuri la formazione di prezzi affidabili. In tali casi, per non pregiudicare l’interesse dei partecipanti al fondo hedge la creazione dei c.d. side pockets consente di trasferire le attività illiquide del fondo speculativo in un fondo comune d’investimento di tipo chiuso appositamente costituito (c.d. fondo chiuso di side pocket) e di modulare le richieste di rimborso del fondo speculativo nel rispetto dell’interesse e della parità di trattamento dei partecipanti.
L’operazione si realizza attraverso la scissione parziale del fondo speculativo a seguito della quale le attività liquide continuano ad essere detenute nel fondo speculativo, mentre quelle illiquide sono trasferite al fondo chiuso di side pocket.
Il fondo speculativo, ridimensionato, ma liquido, continua a svolgere la propria attività secondo la politica d’investimento prevista nel regolamento di gestione, mentre il fondo chiuso di side pocket non può emettere nuove quote ed è gestito in un’ottica di smobilizzo delle attività illiquide detenute, procedendo ai rimborsi delle quote via via che le attività sono liquidate. I partecipanti al fondo speculativo ricevono un numero di quote del fondo chiuso uguale a quello che detengono nel fondo speculativo.