(Teleborsa) - Che la missione di Mario Draghi alla Banca centrale Europea non sarà una passeggiata è ormai opinione diffusa.
Ma se il buon giorno si vede dal mattino, il neo eletto Governatore della BCE, che oggi si insedia ufficialmente alla guida dell'Istituto Centrale dopo sette anni di leadership di Jean-Claude Trichet, sarà davvero una impresa titanica.
L'Europa sta combattendo ormai da qualche tempo contro la crisi del debito periferico, e quando sembra che sia stato finalmente raggiunto un accordo per uscire dall'impasse, ecco che il Premier greco Papandreou annuncia a sorpresa un referendum per chiedere al popolo greco se accettare o meno il piano di salvataggio UE gettando nel panico i listini di mezzo mondo.
Il tutto, mentre lo spettro della recessione si fa sempre più concreto e l'inflazione si conferma più robusta che mai.
A parte il quadro deprimente delineatosi questa mattina, che rende più realistico il default della Grecia, Draghi sarà chiamato a scegliere se dare una sferzata di energia all'economia oppure tenere i prezzi al consumo sotto controllo, cosa che già di per sé è un bel dilemma.
Intanto dovrà mettere le mani ad un piano di governance in materia economica e finanziaria e, prima ancora, risolvere la questione Bini Smaghi, che tanto sta indispettendo la Francia.
Il battesimo del fuoco arriverà ufficialmente giovedì, quando il Board si pronuncerà in materia di tassi, anche se sembra scontato il nulla di fatto per dare tempo all'inflazione di correggere al ribasso.
Benvenuto all'Eurotower, Presidente Draghi!