(Teleborsa) - Se non formalmente almeno materialmente cade il segreto bancario in uno dei paradisi finanziari, la Svizzera, che a quanto pare sta collaborando con il Dipartimento di Giustizia americano per contrastare l'evasione.
Un passo avanti dopo la delusione della bocciatura, da parte del Parlamento svizzero, della legge che si proponeva di avviare una collaborazione fra i due Paesi e di abbattere le barriere del segreto bancario.
Secondo il Wall Street Journal, il Governo svizzero avrebbe approvato un piano che consentirà ad una dozzina di banche elvetiche di fornire agli Stati Uniti tutte le informazioni sui grandi evasori d'oltreoceano: nomi, conti, movimenti ed anche le identità degli impiegati bancari "accomodanti" che hanno favorito l'evasione.
Una decisione nata dall'esigenza dei grandi gruppi bancari svizzeri - come Credit Suisse e Julius Baer - di appianare i contrasti con le autorità americane e risolvere la faccenda con una transazione, a vantaggio di tutti. Alcuni grandi gruppi svizzeri - è il caso di UBS - avevano già siglato accordi di questo tipo con Washington, accettando di versare una multa forfettaria ed una tantum e di collaborare con gli inquirenti.