(Teleborsa) - Il cuneo fiscale è un indicatore percentuale che indica il rapporto tra tutte le imposte sul lavoro (dirette, indirette e contributi previdenziali) e il costo complessivo del lavoro.
Enrico Letta, parlando della legge di stabilità per il triennio 2014-2016, l'aveva messo al centro del progetto di rilancio dell'economia italiana. Oggi Eurostat, l'ente di rilevazione statistica europeo, ha diffuso i dati sulla retribuzione oraria lorda e netta vigenti nell'Unione. Per il nostro paese si passa dai 28 euro lordi ai 19 netti, per ogni ora lavorata.
A questi 19 euro vanno aggiunte poi le imposte sul reddito e i contributi previdenziali. Il Belgio è in testa alla classifica con un record del cuneo fiscale con il 55,5%.
L'Italia si piazza al secondo posto con il 53,5%. Nel corso del 2012 la retribuzione media per ogni ora lavorata era di 23,4 euro e saliva a 28 euro nella zona Euro core. Rilevanti le differenze tra i singoli stati con i 39 euro della Svezia, i 34 euro della Francia, 32 euro dell'Olanda, 30 euro della Germania e 22 euro della Gran Bretagna. Ultima piazza occupata dalla Bulgaria, dove il costo orario del lavoro dipendente vale 3,7 euro.