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La crisi di governo non fa paura. Moody’s conferma il rating dell'Italia

Economia, Politica
La crisi di governo non fa paura. Moody’s conferma il rating dell'Italia
(Teleborsa) - La Crisi di governo che si è abbattuta sull'Italia, la scorsa settimana quando Enrico Letta ha rassegnato le proprie dimissioni rimettendo il mandato di Premier nelle mani del Presidente della Repubblica, non ha cambiato il giudizio di Moody's sul Paese. L'agenzia americana, venerdì scorso ha fatto sapere che ha confermato il rating del Bel Paese a Baa2, migliorando anche le prospettive per il futuro, che passano da negative a stabili.

"Le dimissioni odierne di Enrico Letta e l'attesa per un nuovo governo guidato da Matteo Renzi non alterano le nostre aspettative", spiega l'agenzia di rating. Anche i mercati non si sono scomposti all'idea della crisi conclamata, visto che venerdì scorso, Piazza Affari ha salutato il turn over al Governo, con Piazza Affari che ha toccato massimi che non si vedevano da maggio 2011.

Moody's, nel migliorare la view sull'Italia ha posto l'accento sulla resistenza del sistema finanziario italiano e sulla riduzione dei rischi di bilancio, grazie anche alle misure per la ricapitalizzazione delle banche con l'innalzamento delle quote di Bankitalia , dopo che lo scorso mese la Camera ha approvato, in un mare di polemiche il decreto che riassetta la Banca d'Italia .

Altro motivo di cauto ottimismo espresso da Moody's sull'Italia, sta da ricercare nello scudo creato per i Paesi dell'Eurozona con lo European Financial Stability Facility (Efsf) e lo European Stability Mechanism (Esm), i due fondi salva-Stati", che l'Italia ha finanziato con decine di miliardi di euro per aiutare i Paesi dell' Eurozona che avevano chiesto aiuti finanziari alla UE.

Fabrizio Saccomanni, ministro uscente dell'Economia, non ha fatto salti di gioia, nell'apprendere il giudizio positivo di Moody's sull'Italia. "Poteva venire prima, poteva essere opportuno alla fine dell'estate, già a luglio e agosto era chiaro che la finanza pubblica era in ordine, c'era il consenso europeo e che non c'era più nessun rischio sulla finanza pubblica", ha dichiarato il ministro, intervistato da Maria Latella su Skytg24.

Saccomanni lo ha detto a chiare lettere "di non essere un grande estimatore delle agenzie di rating". Parlando del Paese , Saccomanni ha spiegato "Credo che la continuazione delle cose fatte sia importante, e si può cercare di accelerare il passo. Ma attenti: quando si cambia il passo il primo effetto è che ci si ferma pensando a quale passo bisogna assumere".
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