(Teleborsa) - Le problematiche condizioni di salute del presidente e CEO di
JP Morgan, Jamie Dimon, affetto da un cancro alla gola, sollevano nuovi interrogativi sui piani di successione alla più grande banca degli Stati Uniti.
Dimon, in una breve nota, ha detto ai dipendenti e agli azionisti che la sua condizione è curabile e che lui continuerà a dirigere l'azienda anche durante le otto settimane di radioterapia e chemioterapia che si appresta a sostenere.
Dimon, 58 anni, si è insediato a JP Morgan alla fine del 2005, affrontando la crisi finanziaria del 2008 senza perdita per la banca e raddoppiando, da allora, l'utile annuo dell'istituto.
Sei mesi fa il consiglio di amministrazione della banca ha nuovamente rinnovato il suo mandato, ma la malattia, al di là delle migliori intenzioni, solleva per il "board" il problema della successione del suo presidente.
"La banca newyorkese ha bisogno di piani di emergenza e di successione molto precisi e la malattia di Dimon può servire adesso da elemento di verifica", ha detto Michael Farr, presidente della società di gestioni di Washington, Farr Miller & Washington.
Dimon ha detto ai colleghi che vuole rimanere alla guida di JP Morgan per altri cinque anni, in realtà, secondo una persona bene informata sulla questione, esisterebbe già una scheda sui piani di successione della banca per il breve termine, ma anche a medio e lungo termine. Lo stesso Dimon ha comunque informato il management della banca, che verrà aggiornato su eventuali cambiamenti delle sue condizioni.