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La Federal Reserve resta accomodante ma rivede i piani di exit strategy

Economia
La Federal Reserve resta accomodante ma rivede i piani di exit strategy
(Teleborsa) - La Federal Reserve resta colomba assicurando ancora il suo sostegno alla ripresa economica degli Stati Uniti "per un considerevole periodo", allontanando le speculazioni per un'anticipazione dell'exit strategy.

Ieri sera il Federal Open Market Committee (FOMC), il braccio armato della Fed, ha lasciato i tassi fermi al minimo storico e tagliato di altri 10 miliardi di dollari il programma di acquisto di asset per la settima volta consecutiva.

Nello statement che accompagna la decisione di politica monetaria, inoltre, la Banca Centrale ha dichiarato che il quantitative easing 3 terminerà definitivamente a ottobre se i dati macroeconomici confermeranno l'attuale stato di salute dell'economia. Dunque, il tapering andrà in pensione alla fine del prossimo mese.

Quanto alle indicazioni sul primo rialzo dei tassi di interesse, l'aspetto più centrale e monitorato di questo meeting, il FOMC ha confermato che trascorrerà un "considerevole periodo" tra le fine del QE 3 e il primo rialzo dei tassi di interesse.

Resta dunque invariato l'approccio "slow" anche se, per la prima volta dall'arrivo di Janet Yellen alla Presidenza, due membri del Comitato di politica monetaria hanno chiesto un'accelerazione dei tempi.

Ma questo non è l'unico segnale "hawkish", ossia da "falco", inviato dalla Fed. La maggior parte dei 10 banchieri centrali del FOMC stima che il costo del denaro dovrebbe raggiungere un valore medio del 3,5% entro la fine del 2017. Solo in quattro si attendono tassi al di sotto di questa percentuale. Ciò significa che una volta avviata l'exit strategy, la Fed non perderà molto tempo a far risalire i tassi.

Non solo: l'Istituto centrale ha comunicato dei range entro i quali stima di collocare i fed funds (così si chiamano i tassi di interesse in USA) una volta avviata l'exit strategy. Questi range (1,375% alla fine del 2015 e 2,578% alla fine del 2016) sono superiori a quelli previsti a giugno (rispettivamente 1,125% e 2,5%).

Quanto alle previsioni economiche, La Banca Centrale americana ha tagliato le stime sul PIL di quest'anno e dei prossimi due. Il mercato del lavoro, invece, dovrebbe continuare a migliorare.
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