Facebook Pixel
Milano 17:35
34.296,31 +0,14%
Nasdaq 22:00
17.782,71 +0,36%
Dow Jones 22:03
38.386,09 +0,38%
Londra 17:35
8.147,03 +0,09%
Francoforte 17:35
18.118,32 -0,24%

Scoppia il caso Whirlpool. Braccio di ferro con il Ministero sugli esuberi

Economia, Welfare
Scoppia il caso Whirlpool. Braccio di ferro con il Ministero sugli esuberi
(Teleborsa) - Una bomba che era pronta a deflagrare. Così può essere definita la vicenda della Whirlpool, che oggi è scoppiata con violenza investendo il Centro ed il Sud dell'Italia con impatti sul fronte occupazionale.

La multinazionale degli elettrodomestici americana, che qualche mese fa ha rilevato la Indesit, ha varato un piano industriale un po' controverso, soprattutto per i riflessi occupazionali a livello locale.

Ciò è stato accolto con un coro di proteste dai sindacati, che ovviamente ne mettono in luce gli aspetti negativi, ma anche il Ministero dello Sviluppo economico ha manifestato una "forte contrarietà". A non convincere i tecnici del Ministero sarebbero soprattutto gli "impatti occupazionali inerenti diversi siti produttivi, alcuni dei quali in aree del Paese già colpite da fenomeni di deindustrializzazione".

In sostanza, il Piano prevede 1.350 esuberi, la chiusura di due impianti - quello di Albacina a Fabriano (Ancora) e l'impianto di Indesit a Caserta - e la dismissione del sito di None (Torino) dove si trova un magazzino ed un centro ricerche.

In realtà, il piano in questione non consiste solo in tagli, ma in un generale ripensamento dell'assetto produttivo italiano: 600 lavoratori di Albacina verranno trasferiti nel vicino impianto di Melano e la fabbrica di Varese avrà un aumento di occupati di 280 unità. Il Piano prevede anche l'investimento di 500 milioni in quattro anni.

Non è dunque solo austerity, ma quel che viene contestato dal Ministero sono gli impatti negativi a livello locale. La stessa cosa viene denunciata dai sindacati che hanno già preannunciato battaglia: A Caserta è scattato lo sciopero e ad Albacina è stata bloccata la strada provinciale.

Nel frattempo, l'azienda si è detta aperta al confronto ed ha convocato un incontro per il prossimo 20 aprile.

Condividi
```