(Teleborsa) - L'economia della Nuova Zelanda si porta al livello più basso degli ultimi due anni.
Nel primo trimestre, il
Prodotto Interno Lordo ha continuato ad espandersi, ma la crescita è stata la più debole in due anni, dovuto al rallentamento in particolare dei settori agricoltura, silvicoltura e minerario.
Il
PIL ha registrato un progresso dello 0,2% rispetto al +0,7% dei tre mesi precedenti e
contro il +0,6% stimato dagli analisti. Su base annua, la lettura segna un +2,6% a fronte del +3,5% precedente e del +3,1% atteso dal consensus.
"La crescita più bassa riflette un calo del 2,9% nelle industrie primarie - agricoltura, silvicoltura e minerarie - la più grande caduta da settembre 2010", ha spiegato l'Ufficio di statistica in una nota.
Nei giorni scorsi, la
Banca Centrale neozelandese ha sorpreso tutti tagliando i tassi d'interesse di un quarto di punto.