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BCE delusa dalla ripresa in Europa. Avverte: l'Italia rischia di sforare i conti

Economia
BCE delusa dalla ripresa in Europa. Avverte: l'Italia rischia di sforare i conti
(Teleborsa) - La ripresa economica della zona euro sta proseguendo, "anche se a ritmi inferiori a quelli attesi". A rilevarlo la Banca Centrale Europea (BCE) nel suo bollettino mensile, specificando che in prospettiva "la ripresa dovrebbe procedere a un ritmo moderato" a causa del rallentamento dei paesi emergenti, della volatilità nei mercati finanziari, dei necessari aggiustamenti dei bilanci in diversi settori e della lenta attuazione delle riforme strutturali.
"La domanda interna - specifica la BCE - dovrebbe essere ulteriormente sorretta dalle misure di politica monetaria e dal loro impatto favorevole sulle condizioni finanziarie, nonché dal costante incremento dell'occupazione derivante dalle riforme strutturali attuate in precedenza". "Inoltre - sostengono ancora gli esperti della BCE - i bassi prezzi del petrolio dovrebbero fornire un sostegno ulteriore al reddito disponibile reale delle famiglie e ai consumi privati, oltre che alla redditività delle imprese e agli investimenti. In aggiunta, l'orientamento fiscale nell'area dell'euro è lievemente espansivo e questo riflette in parte le misure a sostegno dei profughi".

Tagliate le previsioni di crescita, all'1,4% per quest'anno da 1,7%, e all'1,7% per il 2017 da 1,9% (+1,8% per il 2018).

Alla luce di questa situazione l'Eurotower si attende di mantenere i tassi di interesse dell'area euro su livelli pari o inferiori a quelli attuali "per un prolungato periodo di tempo", proprio come ribadito dal presidente Mario Draghi al termine dell'incontro di inizio mese.

La BCE ha poi invitato ancora una volta i paesi con alti livelli di debito a fare ulteriori sforzi di risanamento, in quanto "particolarmente vulnerabili a un rialzo dell'instabilità nei mercati finanziari". L'Italia, in particolare, rischia di incappare in un "significativo scostamento dai requisiti" europei sui conti pubblici "anche qualora si decidesse in primavera di accordarle maggiore flessibilità".
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