(Teleborsa) - Crescono a ritmo lento i consumi a febbraio, con un sensibile aumento della richiesta di beni durevoli a fronte di una stagnazione dei prodotti alimentari.
Nel mese in questione l'
indicatore dei Consumi Confcommercio è salito dello 0,3% su gennaio e dell'1,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In termini di media mobile a tre mesi, si consolida la tendenza alla ripresa anche se il ritmo di recupero dei livelli di consumo resta piuttosto ridotto.
A livello congiunturale si rafforza la domanda di beni (+0,3%) rispetto a quella di servizi (+0,1%), con l'aumento più significativo che ha riguardato la
spesa per i beni e servizi per la mobilità (+2,3%), in particolare per gli acquisti da parte dei privati di auto e moto. Di modesta entità, ma in miglioramento rispetto al mese precedente, la crescita della spesa per beni e servizi per le comunicazioni (+0,3%), per beni e servizi per la cura della persona (+0,2%) e per abbigliamento e calzature (+0,1%). Variazione pari a zero per la spesa per beni e servizi ricreativi, dopo la modesta ripresa registrata nei due mesi precedenti, per i consumi relativi agli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa, che hanno proseguito la stasi già evidenziata a gennaio, e per i
consumi di prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, in modesto recupero sul dato negativo di gennaio. In calo la domanda per i beni e servizi per la casa (-0,5%) che da agosto 2015 mostra una tendenza al ridimensionamento.
La crescita tendenziale dell'1,4% sintetizza l'andamento positivo sia della domanda relativa ai beni (+1,5%), sia di quella per i servizi (+1,2%).
"I consumi sono in moderata accelerazione, anche se gli indicatori economici, nel complesso, oscillano mese dopo mese, ancora incapaci di descrivere un profilo di crescita robusta e sicura. Siamo di fronte a un bivio. Anzi, ad una battaglia tra stagnazione e crescita che si deciderà nei prossimi mesi. Per questo chiediamo al Governo più coraggio e determinazione nel tagliare sprechi e inefficienze presenti nella spesa pubblica, per trovare le risorse necessarie a una riduzione generalizzata del carico fiscale attraverso una manovra sulle aliquote Irpef. Solo così ci sarà una spinta ai consumi e solo così le imprese torneranno a investire e creare occupazione: per un Paese più ricco, più dinamico e più equo": questo il commento del presidente di Confcommercio,
Carlo Sangalli, ai dati dell'ICC di aprile.