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Rifiuti a Roma, la Raggi difende la Muraro e poi avverte: "rischio sanitario dietro l’angolo"

Politica
Rifiuti a Roma, la Raggi difende la Muraro e poi avverte: "rischio sanitario dietro l’angolo"
(Teleborsa) - E' iniziata in Aula Giulio Cesare la seduta straordinaria sui rifiuti, richiesta dalle opposizioni dopo il caos dei giorni scorsi che ha coinvolto l'assessore del Comune di Roma Paola Muraro.

I compensi di Paola Muraro nei suoi incarichi svolti per Ama ammontano a circa 1,1 milione di euro lordi, comprensivi di IVA e spese per lo svolgimento dell'incarico tecnico nell'arco di 12 anni, ha spiegato il neo sindaco della Capitale Virginia Raggi, specificando che "in epoca Marino si è proceduto ad un aumento del compenso professionale passando dagli 82 mila lordi a 107 mila euro lordi e nel 2015, sempre sotto Marino, a 115 mila euro lordi. Ringrazi il suo precedente sindaco, non noi. Inoltre rappresento che lo stipendio di un dirigente è molto più alto. Da verifiche fatte su altri consulenti Ama l'importo corrisposto alla Muraro in 12 anni rientra tra quelli di un normale mercato professionale. Scandaloso è invece che altri consulenti Ama abbiano percepito compensi ben più onerosi e, fatto salvo il M5S, nessuno ha pensato di sollevare il caso".
Inoltre "l'assessora ha consentito ad Ama di risparmiare ben oltre 900 milioni di euro per il lodo Ama-Colari: 900 milioni di euro risparmiati ad Ama grazie a questa consulente, il tutto con i complimenti dell'ex presidente Fortini", ha sottolineato il sindaco durante il consiglio comunale straordinario.

La prima cittadina del Campidoglio ha poi dichiarato di essere "molto contenta che si accendano riflettori" su Ama e che "da settembre-ottobre inizieremo noi a convocare consigli straordinari su Atac, Risorse per Roma...Vi raccontiamo cosa avviene a Roma dal 1964 sulla gestione del ciclo dei rifiuti".

"I romani sanno bene chi ha ridotto la città in questo modo e ci sono vicini nel cambiamento", ha incalzato la Raggi sottolineando che ora la città è molto più pulita e i "romani lo vedono" anche se resta alto l'allarme: "oggi in primo luogo occorre affrontare la crisi dei prossimi sei mesi in cui ci hanno trascinato. Noi siamo chiamati a fronteggiare uno stato di crisi sistemica con scarse risorse e tempi estremamente ridotti, dovendo sempre lavorare con il rischio sanitario dietro l’angolo". "Noi chiuderemo il ciclo dei rifiuti", ha poi assicurato la Raggi.


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