(Teleborsa) - Prezzi in aumento nel Regno Unito, ma ancora lontanissimi dal target del 2% fissato dalla Bank of England.
Secondo l'
Office for National Statistics (ONS), a settembre i
prezzi al consumo hanno registrato un incremento dell'1% su base annua, dal +0,6% del mese precedente, risultando poco sopra le attese degli analisti che erano per un +0,9%. Toccato il massimo da novembre 2014.
Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2%, dopo il +0,3% del mese di agosto. Le attese degli analisti erano +0,1%.
A sostenere la crescita sono stati soprattutto l'aumento dei prezzi per l'abbigliamento, degli hotel e dei carburanti. Queste pressioni al rialzo sono state compensate parzialmente dalla caduta dei prezzi delle tariffe aeree e degli alimentari.
Diffusi anche i
prezzi alla produzione (output), che nello stesso periodo hanno mostrato una variazione positiva dello 0,2% dal +0,1% del mese precedente, centrando le attese degli analisti.
A livello tendenziale i prezzi hanno evidenziato una salita dell'1,2%, più accentuata rispetto al +0,9% del mese precedente. Il dato è migliore del +1,1% atteso dagli analisti.
In calendario anche i
prezzi delle abitazioni, che hanno confermato il trend rialzista iniziato alla fine del 2013. Secondo il rapporto mensile dell'Office for National Statistics (ONS), che si unisce a quelli degli Istituti privati Halifax e Nationwide, ad agosto i prezzi delle case hanno mostrato un incremento dell'8,4% rispetto all'8% di luglio.
Il rapporto segnala che la
media dei prezzi delle abitazioni passa a 219.000 sterline, 17.000 in più rispetto allo scorso anno e 3.000 in più da luglio 2016.
Tale risultato si deve alla crescita del 9,2% dei prezzi in Inghilterra, del 2,7% in Galles e del 4,3% in Scozia. Stabili invece i prezzi nell'Irlanda del Nord.
Londra mostra un tasso di crescita pari al 12,1% su anno, evidenziando una netta accelerazione rispetto ai già alti tassi di crescita dei mesi precedenti.
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