(Teleborsa) -
Crescono ad un ritmo più lento le forze lavoro nel settore privato, a causa di una frenata delle assunzioni, soprattutto quelle a tempo indeterminato. Lo rivela l'ultimo
Osservatorio INPS sul precariato,
che conferma il trend rilevato nei mesi scorsi.
Nei primi 9 mesi dell'anno,
il saldo fra assunzioni e cessazioni è positivo per 522 mila unità, ma in rallentamento rispetto al pari periodo del 2015, quanto la consistenza delle detrazioni garantite dal
Jobs Act stimolava la creazione di posti di lavoro.
Complessivamente le
assunzioni sono risultate più di 4,3 milioni, con una
riduzione di 359 mila unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-7,7%).
Il rallentamento delle assunzioni ha riguardato principalmente i
contratti a tempo indeterminato, che sono calati di 443 mila unità, pari a
–32,3% rispetto ai primi nove mesi del 2015. Per i
contratti a tempo determinato,si registrano oltre 2,7 milioni di assunzioni, in aumento sia sul 2015
(+3,4%), sia sul 2014 (+5,9%). Per i contratti in
apprendistato si osserva una
crescita del 20,8%. I contratti stagionali invece registrano una riduzione del 7,3%.
In relazione all'analogo periodo del 2015, le cessazioni nel complesso, comprensive anche dei rapporti di lavoro stagionale, risultano diminuite del 5,4%.
Le
assunzioni con esonero contributivo biennale sono state pari a 284 mila, mentre le
trasformazioni di rapporti a termine che beneficiano del medesimo incentivo ammontano a 98 mila, per un totale di 382 mila rapporti di lavoro agevolati.
Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla
retribuzione mensile, si registra, per le assunzioni a tempo indeterminato una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro rispetto a quanto osservato per il corrispondente periodo 2015.
E' sempre boom per i voucher: sono stati venduti
109,6 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un
incremento del 34,6%. Nei primi nove mesi del 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 69,3%.