(Teleborsa) -
La vittoria del NO al referendum costituzionale ha avuto impatti psicologici limitati sui mercati, che
mostrano una certa volatilità, ma con una reazione piuttosto contenuta. Cosa accadrà al risparmio?
L'immobiliare ne sarà condizionato nonostante la ripresa evidenziata quest'anno? Se lo sono chiesti gli esperti del settore, concludendo che
un impatto ci sarà, ma non in forma di shock, quanto piuttosto sotto il profilo del costo che i privati dovranno sopportare per la richiesta di mutui, che avrà
impatti su acquisti di case ed affitti, ribaltando il quadro.
Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi
Idealista: "la sfiducia e l’incertezza che provoca la netta vittoria del no sui mercati internazionali può causare maggiori difficoltà di accesso al credito da parte di molti italiani, che dovranno
pagare spread più elevati. Pertanto, è prevedibile che nei prossimi trimestri, si assisterà a una
riduzione del numero di operazioni di compravendita chiuse, e anche a un ulteriore
calo dei prezzi di vendita. In questo scenario il mercato degli affitti ritroverà protagonismo”.