(Teleborsa) - La sterlina torna a crollare sul
nuovo grido d'indipendenza lanciato dalla Scozia nei confronti della Gran Bretagna.
Driver principale del ribasso sono le indiscrezioni stampa secondo cui gli scozzesi potrebbero indire un nuovo referendum sull'indipendenza non appena il governo britannico guidato da
Theresa May farà scattare l'articolo 50, per dare il via alla
Brexit. L'avvio dell'iter di uscita degli inglesi dall'UE, è previsto
entro la fine di marzo.
Tanto è bastato a mettere sotto pressione la divisa britannica che, nella giornata di ieri, è scesa fino a a 1,2389 dollari per poi recuperare le perdite e chiudere a 1,2458. Stamane il cross gbp/usd è sostanzialmente stabile e scambia a 1,243 dollari.
L’articolo 50 del Trattato di Lisbona, definisce la procedura per lasciare volontariamente l'Unione Europea da parte di uno dei suoi Stati membri.