(Teleborsa) -
L'economia dell'Eurozona ha cambiato marcia. Lo dimostra l’indagine di febbraio che ha osservato come il tasso di miglioramento delle condizioni operative del settore manifatturiero abbia preso vigore.
L’Indice finale Markit PMI si è attestato a 55,4 punti, in salita da 55,2 di gennaio, anche se appena inferiore alla
stima flash di 55,5. L'indicatore è aumentato al
valore più alto da aprile 2011. Tre nazioni hanno inoltre registrato
tassi di espansione più veloci:
Paesi Bassi (58,3),
Germania (56,8)
e Italia (55). La crescita è diminuita, invece, al valore più basso in 3 mesi in Spagna (54,8), Irlanda (53,8) e Francia (52,2), mentre è risultato moderato il
tasso di contrazione in Grecia (47,7).
"I manifatturieri dell’area euro stanno riportando il più forte aumento della produzione e dei nuovi ordini in quasi sei anni, e pare che questa
tendenza di forte crescita si stia rafforzando", ha commentato
Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit. "Considerando la situazione positiva della domanda, le imprese manifatturiere stanno
mettendo da parte le incertezze politiche concentrandosi prettamente sulla crescita della loro attività. Il
livello di creazione occupazionale osservato sin ora dal settore manifatturiero è stato di conseguenza
uno dei migliori osservati durante la storia dell’euro".