(Teleborsa) -
Continua a migliorare la situazione della manifattura europea che, insieme al
terziario in forte espansione, conferma un deciso miglioramento della congiuntura europea. Le ultime rilevazioni dei
PMI (manifatturiero e servizi), preludono ad un rafforzamento della
crescita dell'economia dell'Eurozona a +0,6% nel primo trimestre 2017.
A febbraio, l'indice preliminare del
PMI manifatturiero dell'Eurozona è balzato a
55,5 punti dai 55,2 di gennaio, mentre il
PMI del terziario è salito a
55,6 da 53,7.
L'indice composito è volato così a 56 punti dai 54,4 di gennaio, risultando al
record da 70 mesi.
Dalla preliminare stima flash, che si basa su circa l’85% delle risposte finali, la crescita è accelerata sia nel manifatturiero che nel terziario a
tassi che non vedevamo dall'inizio del 2011.
"L’economia dell’eurozona ha cambiato marcia", commenta il capo economista di Markit
Chris Williamson, ricordando che la crescita del PMI flash è stata la maggiore da aprile 2011 e che se questa tendenza si protrarrà sino a marzo,
il PIL dell'Eurozona segnerà un +0,6% nel primo trimestre.
Guardando alla situazione delle due maggiori economie dell'Eurozona, gli indici PMI in
Francia e Germania sono balzati roispettivamente a 56,2 e 56,1, al top dal 2011.
"La sorpresa maggiore arriva dalla Francia - sottolinea ancora Williamson - dove il PMI ha superato quello della Germania per la prima volta da agosto 2012. Durante il primo trimestre entrambe le nazioni pare stiano crescendo rispettivamente ai tassi dello 0,6-0,7%".
C'è una sola ombra che offusca questo quadro positivo, segnala l'economista di Markit, indicando che
"restano delle perplessità su come le elezioni e la Brexit potrebbero quest’anno offuscare la situazione economica".