(Teleborsa) - L'
accordo tra Alitalia e i sindacati resta appeso a un filo, o meglio alla "penna" dei lavoratori. Sì, perché, l'intesa raggiunta la scorsa settimana, dopo lunghe ed estenuanti trattative, degli ultimi mesi, aspetta il parere dei dipendenti della ex compagnia di bandiera.
Venerdì, 14 aprile, il vettore e i rappresentanti del lavoro hanno concordato un
pacchetto di misure tra cui la
riduzione degli esuberi del personale di terra a tempo indeterminato
a 980 da 1.330 e il
taglio degli stipendi all'8% ridotto dal 30% indicato in precedenza dall'azienda.
Il preaccordo sul piano industriale, verrà firmato soltanto dopo il referendum tra i lavoratori, che a quanto si apprende partirà giovedì prossimo, 20 aprile, e si concluderà il lunedì 24 aprile, a mezzanotte.
Saranno
sette in tutto i seggi: cinque a Fiumicino, uno a Malpensa e un altro a Linate.
Nel quesito, si chiederà ai lavoratori se si è d'accordo sull'intesa raggiunta al Mise.
La Uiltrasporti, assicura il segretario generale Claudio
Tarlazzi, "lascia libertà di voto ai propri iscritti sul referendum per il preaccordo sull'Alitalia", ma chiede ai lavoratori di "
votare con coscienza" perché "
la situazione è molto complicata". Ognuno davanti alla scheda "inizierà a ragionare sul proprio futuro".