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Ansaldo STS, Fondi Elliott di nuovo in rivolta in assemblea

Finanza, Trasporti
Ansaldo STS, Fondi Elliott di nuovo in rivolta in assemblea
(Teleborsa) - Incandescente l'assemblea di Ansaldo STS, società controllata dal gruppo Hitachi Rail con il 50,77% del capitale e partecipata da diversi fondi internazionali.

L'azionista storico Litespeed Master Fund con una quota del 3,766%, ha proposto la distribuzione di un dividendi di 1 euro, composto da un dividendo ordinario di Euro 0,72 e da un dividendo straordinario di Euro 0,28 per azione, citando i risultati finanziari e la posizione di cassa. Una proposta cui i soci hanno detto no, deliberando l'assenza di un div idendo.

Al contrario, i Fondi Elliott, che detengono una quota del 31,368% ed hanno osteggiato il controllo della società giapponese Hitachi sin dall'inizio, hanno messo in luce i fallimenti dell'operazione Hitachi, sia per l'assenza delle sinergie dichiarate all'atto del lancio dell'OPA (70-130 milioni di sinergie), che per il trend deludente della redditività rispetto ai competitor. Il fondo ha confrontato i dati 2016, primo anno di gestione operativa sotto il controllo di Hitachi, con quelli dell'esercizio precedente, evidenziando ricavi in calo del 4,1%, un utile operativo in flessione del 6,6%, un margine operativo sceso dal 9,8% al 9,6%, oltre a un aumento considerevole del capitale circolante, a nuovi ordini in forte calo e a un continuo aumentare del capitale circolante, quando nello stesso periodo i competitor Bombardier Transportation, Alston e Siemens Mobility hanno registrato indici di performance nettamente più positivi e in miglioramento.

Elliott ha poi ricordato che non è ancora stato presentato un piano finanziario a medio/lungo termine a distanza di più di 2 anni dall'annuncio dell’investimento di Hitachi in Ansaldo STS. "Fatto curioso - sostiene Elliott - dato che Hitachi Rail, chiaramente includendo Ansaldo STS, presenta un suo piano al 2018". Di conseguenza, il fondo ha chiesto che cosa stia facendo il management nell'interesse di tutti gli azionisti, per essere protagonista e non vittima di un'accelerazione nel processo di consolidamento nel settore ferroviario.

Elliot ha anche chiesto, senza successo, di votare un'azione di responsabilità nei confronti dei vertici, il Presidente del Cda Alistair Dormer e l'Ad Andrew Barr, e degli amministratori Alberto De Benedictis e Katharine Rosalind Painter, citando il recente protocollo di intesa con Hitachi Rail Italy, Astaldi e Ferrovie dello Stato relativo alla potenziale commessa ferroviaria in Iran e diverse irregolarità relative alle nomine e revoche di incarichi. La proposta è stata bocciata dall'assemblea.
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