(Teleborsa) -
Il petrolio scatta in rally, posizionandosi ai massimi delle ultime 3 settimane, estendendo i guadagni della settimana precedente e della scorsa notte.
A ridare vita alle quotazioni dell'oro nero è
l'attesissimo accordo OPEC sull'estensione dei tagli produttivi decisi
a fine novembre 2016. Russia ed Arabia Saudita, in vista del prossimo vertice OPEC del 25 maggio hanno deciso di
prorogare quell'accordo di almeno 9 mesi sino a marzo 2018. La volta precedente si era deciso di ridurre l'output di 1,8 milioni di barili al giorno, in gran parte in capo all'Arabia Saudita, ma anche coinvolgendo i produttori non-OPEC in particolare la Russia.
A mettere nero su bianco il deal sono stati il
ministro petrolifero saudita Khalid al-Falih e la sua controparte russa Alexander Novak. In conferenza stampa i due ministri hanno acconsentito a
"fare tutto il possibile" affinché le scorte tornino sulla media degli ultimi 5 anni.
Reazione euforica del mercato petrolifero: al Nymex di New York, il greggio
Light crude segna un incremento del 3,5% a 49,53 dollari, mentre a Londra il
Brent avanza del 3% a 52,63 dollari al barile.