(Teleborsa) - "Siamo nelle mani del Governo". E' stato questo il laconico commento di
Gianni Mion, Presidente della
Banca Popolare di Vicenza,
prima dell'inizio del CdA della
Popolare di Vicenza. La riunione straordinaria del Board è stata convocata d'urgenza per fare il punto della situazione sulle trattative per il salvataggio dell'istituto bancario. Stessa sorte e convocazione d'urgenza del CdA per
Veneto Banca che come la
Popolare di Vicenza si trova a navigare in un mare di difficoltà.
Dopo la
porta in faccia chiusa da Bruxelles a alle due venete ora si cerca una soluzione alternativa per evitare il
bail-in dei due istituti.
Intanto, il Ministro dell'Economia,
Pier Carlo Padoan, ha cercato di rassicurare gli animi dicendo che per le due venete "non c'è alcun problema di liquidità".
Ma i guai non finiscono, ieri, 25 maggio Veneto Banca è stata
multata dall'Antitrust. Una sanzione da 5 milioni per aver "condizionato l'erogazione di mutui all'acquisto di azioni e all'apertura di un conto corrente presso l'istituto di Montebelluna".
Il Governo prova a rassicurare gli animi
confermando il proprio impegno affinché "la soluzione sia definita in tempi rapidi". Proprio per questo, sono arrivate
le garanzie statali sui nuovi bond delle due venete.
Garanzie che saranno applicate a emissioni obbligazionarie per un importo fino a 1,4 miliardi di euro per Veneto Banca e fino a 2,2 miliardi di euro per la Popolare di Vicenza.