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Italia, confermata la crescita del secondo trimestre

Lo rivela l'Istat nei conti economici delle Amministrazioni Pubbliche che vedono reddito disponibile delle famiglie in aumento, potere d'acquisto invariato e pressione fiscale al 41,8% come nello stesso trimestre 2016

Economia
Italia, confermata la crescita del secondo trimestre
(Teleborsa) - Nel secondo trimestre del 2017, l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (AP) in rapporto al PIL è stato pari al 0,5% (0,4% nello stesso trimestre del 2016). E' quanto emerge dal conti economici trimestrali dell'Istat

Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul PIL del 3,8% (4,1% nel secondo trimestre del 2016).

Il saldo corrente delle AP è stato anch'esso positivo, con un'incidenza sul PIL del 3,1% (2,9% nel secondo trimestre del 2016). La pressione fiscale è stata pari al 41,8%, invariata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,4%. Di conseguenza, la propensione al risparmio è diminuita di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, scendendo al 7,5%.

Il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, a fronte di un aumento dello 0,2% sia del reddito disponibile, sia del deflatore implicito dei consumi.

La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 41,5%, è diminuita di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento, pari al 20,3%, è aumentato nel medesimo confronto temporale di 0,2 punti percentuali.

Il Prodotto Interno lordo del secondo trimestre del 2017 è stato confermato a +1,5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Per il 2017 è acquisita una crescita dell'1,2%.

L'Istituto di statistica ha rivisto le stime congiunturali dei primi due trimestri portando quello del primo da +0,4% a +0,5% e quella del secondo da +0,4% a +0,3%.
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