(Teleborsa) - Quale sarà il futuro per i 79 lavoratori della
Landi Renzo di Reggio Emilia che
rischiano di essere licenziati ancora non si sa. Durante l'
ultimo, ennesimo, incontro con i sindacati, martedì scorso 24 Ottobre, in Confindustria, l'azienda ha mostrato un'
apertura ai contratti di solidarietà per gli esuberi, ma
nulla di concreto è stato raggiunto.
Un'apertura che andrà esplorata per avvicinare le
parti, ancora lontane dal definire un accordo, nell'
incontro odierno.La vertenza era stata aperta, dopo la dichiarazione di
circa 200 esuberi tra Reggio Emilia e Vicenza da parte dell'azienda quasi un mese fa, che ha già visto i
lavoratori scendere in sciopero per 22 ore.
"Dopo momenti di tensione e quasi rottura del tavolo di trattativa, l'azienda ci ha comunicato di essere disponibile a parlare di contratto di solidarietà aprendo ad una nuova prospettiva che conterrebbe gli esuberi come noi stiamo chiedendo fin dall'inizio di questa vicenda – spiega
Davide Franco, funzionario Fiom -. "
Sono stati fatti cinque incontri – continua Franco – nei quali ci sono stati forniti una serie di dati che abbiamo richiesto per provare a costruire una strada che mantenga l'occupazione,
ma ci sono ancora importanti differenze che devono trovare risposte adeguate".
Preoccupati invece i lavoratori della Lovato Gas di Vicenza, azienda controllata al 100% da Landi Renzo, poiché sembra che nessun accordo sia stato raggiunto con i sindacati vicentini. Se la tensione a Reggio sembra essere più distesa, infatti, lo stesso non può dirsi per i lavoratori di Vicenza dove l'amministratore delegato Musi ha deciso di chiudere l’azienda per spostare la produzione in Polonia, in India e in Iran.
A Piazza Affari il titolo
Landi Renzo si muove in controtrend rispetto al resto del listino e
mostra un calo dello 0,59. Le azioni presentano inoltre una
volatilità daily al 4,46% indicativa di una
maggiore rischiosità del titolo.