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Bruxelles alza le stime di crescita sull'Italia ma il nostro paese resta ultimo in UE

Ma i venti di coda in rallentamento e le più basse prospettive nel medio periodo modereranno l'espansione al 2019

Economia
Bruxelles alza le stime di crescita sull'Italia ma il nostro paese resta ultimo in UE
(Teleborsa) - La Commissione europea dipinge un quadro più ottimistico sull'economia italiana, per l'anno in corso, pur prevedendo un rallentamento nel 2018. Secondo Bruxelles, il PIL tricolore registrerà una espansione dell'1,5% quest'anno per poi registrare una crescita dell'1,3% il prossimo anno. Tali previsioni si confrontano con le indicazioni fornite la scorsa primavera, rispettivamente:0,9% e +1,1%.

Rivisti in meglio anche i parametri chiave dei conti pubblici del Belpaese. L'UE stima ora un deficit-PIL al 2,1% quest'anno, all'1,8% nel 2018 e al 2% nel 2019, laddove in primavera prevedeva 2,2% sul 2017 e 2,3% sul 2018. Il rapporto debito-PIL è visto ora al 132,1% sul 2017, al 130,8% sul 2018 e al 130% sul 2019 (in precedenza era stimato al 133,1% sul 2017 e al 132,5% sul 2018).

"Si prevede che in parte perda forza la crescita delle esportazioni a causa dell'apprezzamento dell'euro, mentre i consumi pubblici e privati sono previsti in decelerazione - afferma l'esecutivo UE nel capitolo sulla Penisola delle previsioni invernali -. La crescita degli investimenti pubblici e privati è invece prevista in aumento considerevole, in particolare, nel settore privato a causa delle condizioni di finanziamento favorevoli all'estensione degli incentivi fiscali adottati con la legge di bilancio del 2018, e anche a causa dell'aumento dei profitti delle imprese".

Nel 2019 - si legge - è prevista una decelerazione della crescita del PIL reale all'1%. che consegna dunque stime divergenti nel corso degli anni a venire.

E, nonostante il miglioramento delle previsioni il nostro Paese si conferma in coda alla classifica UE, per tutto il periodo coperto dalle previsioni della Commissione, ovvero 2017, 2018 e 2019.
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