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Scuola: diplomati magistrale, si allarga la protesta in vista dello sciopero

Economia, Welfare
Scuola: diplomati magistrale, si allarga la protesta in vista dello sciopero
(Teleborsa) - Assume dimensioni sempre più consistenti la mobilitazione sindacale contro la sentenza di esclusione dalle GaE decretata dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nei confronti dei diplomati magistrale. Per l’8 gennaio, giorno di rientro in classe dopo la pausa natalizia, per superare la sentenza della plenaria, il sindacato della scuola Anief ha organizzato uno sciopero specifico della categoria, in aggiunta ad una serie di iniziative giudiziarie presso le corti europee e nazionali, assieme a Saese e Cub, con la partecipazione di Cobas e Unicobas alla manifestazione nazionale presso Viale Trastevere.



Anche la Flc-Cgil si dice pronta alla mobilitazione, qualora l’incontro dei sindacati rappresentativi previsto al Ministero dell’Istruzione per domani 4 gennaio, primo tavolo politico sulla questione, non produca dei risultati concreti a favore di oltre 40mila docenti precari. Ritenuti da tutti, Miur compreso, indispensabili per permettere il regolare svolgimento delle lezioni, ma espulsi perché il loro titolo di studio conseguito più di 15 anni fa, oggi non è più ritenuto sufficiente.

L’apice della protesta contro la sentenza palesemente politica del 20 dicembre scorso si concretizzerà nello sciopero specifico indetto dell’Anief. "Una contestazione che farà chiudere molte scuole dell’infanzia e della primaria, in corrispondenza del primo giorno del rientro dalle vacanze, in modo così da far comprendere a tutti – Miur, Governo e opinione pubblica - l’importanza nel sistema scuola dei 43mila docenti presenti con riserva nelle GaE e dei 5mila assunti con riserva". Ed il motivo per cui ora, ai tavoli contrattuali, si chiede finalmente una "soluzione politica, analoga a quella che li vorrebbe senza alcuna prospettiva di stabilizzazione". Nel frattempo, il giovane sindacato chiede a tutte le RSU delle scuole italiane di "mantenere lo stato di agitazione".

È per questi motivi che l’Anief – dice il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico - invita le organizzazioni sindacali rappresentative a non accontentarsi domani di una possibile fase transitoria da introdurre anche per il personale dell’infanzia e della primaria: sarebbe comunque un’ingiustizia, perché l’unica strada percorribile è che tutti i diplomati magistrale iscritti con riserva nelle GaE siano confermati nei ruoli, subito, a tempo indeterminato e determinato, anche attraverso la riapertura delle GaE per tutto il personale in possesso di abilitazione". Qualora non siano raggiunti questi obiettivi minimi - aggiunge il sindacalista - "invitiamo tutti i sindacati rappresentativi a convergere unitariamente sullo sciopero dell’8 gennaio ed a continuare le battaglie giudiziarie, attraverso un coordinamento dei nostri studi legali".
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