(Teleborsa) - L'Italia sta meglio rispetto all'inizio della legislatura. Ne è convinto il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan, spiegando in un'intervista al
Corriere della Sera che tutti gli indici sono migliorati: "crescita, lavoro, finanza pubblica, occupazione - siamo ai livelli massimi di occupati - stato di fiducia". "Oggi non cresciamo ancora abbastanza velocemente - ammette il ministro - ma, e qui faccio una mia personale previsione, la velocità di crociera aumenterà".
Parlando di
conti pubblici, Padoan afferma che "l'Italia è sul sentiero giusto. L'Istat ha appena certificato per il terzo trimestre 2017 un deficit al 2,1% del PIL, in linea con le previsioni". Il ministro ha poi smentito una crescita del debito pubblico. "Il debito pubblico in rapporto al PIL ha registrato una flessione già nel 2015 e ora è stabilizzato. Per il 2017 stiamo aspettando i dati definitivi: c'è una buona probabilità che anche quest'anno il debito diminuisca".
Molte le problematiche ancora da risolvere, ammette il titolare del dicastero di via XX settembre. "Ci sono ancora moltissimi elementi di sofferenza. Dobbiamo combattere la
povertà, aumentare l'
inclusione, restringere il
divario tra le regioni. C'è un'enorme quantità di cose da fare: i bisogni della gente devono ancora essere soddisfatti".
Tra le varie riforme ancora da fare ci sono quella della
scuola, della
pubblica amministrazione e della
giustizia."Ma la riforma fondamentale è l'
occupazione", puntualizza Padoan difendendo il
Jobs act. "Se le imprese sembrano preferire lavoro a tempo determinato, non vuol dire che il Jobs act sia sbagliato; vuol dire che va corretto, ad esempio ridisegnando gli incentivi che si sono esauriti. Il Jobs act ha avuto un enorme ruolo positivo, lo vedremo quando l'economia sarà stabilmente in espansione".