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A Veronafiere gli EVO Days: criticità e opportunità dell'olio Made in Italy

Agroalimentare, Economia
A Veronafiere gli EVO Days: criticità e opportunità dell'olio Made in Italy
(Teleborsa) - Il 2017 si chiude in chiaroscuro per l’olio di oliva italiano: la produzione è attesa in crescita attorno alle 370 mila tonnellate, in controtendenza rispetto al biennio precedente, mentre un campanello d'allarme arriva dall'export in flessione del 17% nei primi 9 mesi dell'anno, a dispetto del buon andamento del settore agroalimentare nel suo insieme.

Si tratta di una perdita in termini di volume pari a 50 mila tonnellate e della posizione di primo Paese importatore in Usa e Giappone a favore della Spagna, mentre si assiste anche a una riduzione dei consumi di olio nazionale in Germania, Francia e Belgio.

E' in questo scenario particolarmente sfidante quindi che si aprono il 19 febbraio a Veronafiere gli EVOO Days, i due giorni di formazione e networking di Sol&Agrifood, dedicati appunto alla filiera dell’olio extravergine di oliva di qualità, messi a disposizione delle PMI per aprire nuovi scenari e ridare competitività al sistema, anche migliorando il marketing e utilizzando i nuovi strumenti digitali.

"Sono numeri che ci obbligano a interrogarci sulla necessità di fare aggiornamento e formazione, in particolare per le PMI, per supportare il sistema e prepararlo ad affrontare al meglio nuove culture e nuove sfide", ha affermato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.

Focus e sfida di questa edizione la Cina, dopo Giappone e Taiwan nel 2016. Il Paese asiatico sta dimostrando di amare l'olio di oliva nazionale visto che, in controtendenza rispetto ai dati generali, ha visto crescere l'import dall’Italia del 31% a 6.633 tonnellate nei primi nove mesi del 2017. Un bel balzo in avanti, in linea con il trend in atto, che ha visto triplicare in una decina di anni le importazioni cinesi fino ad arrivare alle attuali 35.000 tonnellate. Una passione che ha visto anche la nascita di una olivicoltura locale e la produzione di circa 5.000 tonnellate di olio, che comunque rappresentano solo una goccia nel mare di un mercato di 1,4 miliardi di persone.

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