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PIL 2017 al top da 7 anni. Aumenta ricchezza Paese ma non quella delle famiglie

L’Istituto di Statistica rileva una crescita che, purtroppo, non trova pieno riscontro nel miglioramento delle condizioni delle famiglie che, in molti casi, vivono ancora situazioni di profondo disagio, dichiara Federconsumatori

Economia, Macroeconomia
PIL 2017 al top da 7 anni. Aumenta ricchezza Paese ma non quella delle famiglie
(Teleborsa) - L'economia italiana mostra segni di risveglio. Il PIL nel 2017 è cresciuto del +1,4% facendo registrare la crescita più alta da 7 anni. Nonostante i buoni dati diffusi dall'Istat vale la pena segnalare che la crescita si attesta ancora al di sotto dei livelli pre-crisi: è del 5,7% al di sotto del livello registrato nel 2008, precisa Federconsumatori.

L’Istituto di Statistica rileva una crescita che, purtroppo, non trova pieno riscontro nel miglioramento delle condizioni delle famiglie che, in molti casi, vivono ancora situazioni di profondo disagio. La carenza sul piano occupazionale continua ad essere uno dei principali problemi del Paese, che deve trovare una risposta decisa attraverso la riduzione delle tasse sul lavoro e l’avvio di investimenti per la crescita e lo sviluppo.
"E' fondamentale avviare una seria azione di Governo improntata alla crescita, al rilancio dell’occupazione ed alla redistribuzione dei redditi", afferma Emilio Viafora, Presidente dell'associazione a tutela dei consumatori indicando una crescita acquisita per il 2018 a +0,5%.

Non esulta neanche la CGIA: "sebbene abbiamo toccato il record di crescita degli ultimi 7 anni, anche nel 2017 nessun altro Paese dell’Ue a 27, purtroppo, ha registrato un aumento del PIL inferiore al nostro", ha dichiarato il coordinatore dell’Ufficio studi dell'associazione delle piccole imprese artigiane, Paolo Zabeo.
"Quelli pubblicati nei giorni scorsi dalla Commissione europea ci delineano una situazione ancora molto pesante per il nostro Paese. Se nel 2016 solo la Grecia ha segnato un incremento del PIL inferiore a dato Italia, -0,2 per cento contro il nostro +0,9 per cento, nel 2017, invece, nessuno ha fatto peggio di noi. E anche nel biennio 2018-2019 le previsioni di Bruxelles ci dicono che continueremo ad indossare la maglia nera della crescita in Ue. Se per l’anno in corso la ricchezza prodotta nel nostro paese dovrebbe attestarsi all’1,5 per cento, nel 2019 dovrebbe scendere all’1,2 per cento".
"Solo con meno tasse, meno burocrazia e più investimenti pubblici abbiamo la possibilità di rilanciare il Paese, altrimenti, rischiamo di essere sistematicamente relegati come ultimo vagone del treno europeo", conclude il Segretario della CGIA, Renato Mason.

L'agricoltura è l’unico settore a fare registrare un calo congiunturale del valore aggiunto a causa del clima impazzito che ha avuto effetti devastanti nelle campagne con una storica siccità su cui si sono abbattuti violenti nubifragi a macchia di leopardo, per danni stimati nei campi superiori ai 2 miliardi di euro nel 2017, ha voluto sottolineare la Coldiretti.


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