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Governo, Salvini spiazza Di Maio. Adesso il M5S cerca la sponda del Pd

La mossa filo-cavaliere della Lega fa arrabbiare il leader stellato

Politica
Governo, Salvini spiazza Di Maio. Adesso il M5S cerca la sponda del Pd
(Teleborsa) - "Andiamo tutti insieme al Quirinale". Altro che strappo con Forza Italia: arriva a sorpresa l'invito di Matteo Salvini che propone agli alleati del centrodestra di andare tutti insieme al Quirinale per il nuovo giro di consultazioni del presidente della Repubblica che incassa il sì di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Festa rovinata in casa M5S.


Da un lato, il leader del Carroccio ricompatta il centrodestra, dall'altro obbliga gli stellati a fare i conti con il peso complessivo della coalizione con il Pd sempre più ago della bilancia. Per ora il muro sembra invalicabile ma da qui alle prossime ore molti scenari potrebbero cambiare.

ULTIMATUM A SALVINI - La mossa filo-cavaliere del leader della Lega, ovviamente, non è piaciuta neanche un po' a Luigi Di Maio. Dai vertici M5s filtra un aut aut al segretario leghista: deve scegliere, è questo il senso, se stare dalla parte del cambiamento o con Berlusconi. "Salvini scelga tra il cambiamento o riportare indietro il Paese. Con la sua mossa oggi ha messo all’angolo se stesso e tutto il centrodestra".

TONINELLI IN AVANSCOPERTA COL PD - Gelo, dunque, con la Lega, Di Maio cerca un diversivo sponda Pd e manda in avanscoperta il capogruppo M5S al Senato, Danilo Toninelli: "Il Pd non strumentalizzi il senso delle mie parole e non cerchi pretesti. Abbiamo idee differenti ed è evidente che la nostra visione critica sull’operato del governo del Pd in questi anni resta ma per il bene del Paese il M5s chiede sinceramente al Pd di metterci intorno ad un tavolo". A chi gli fa notare le precedenti, aspre critiche all’operato del Pd risponde: "Non abbiamo cambiato idea e farlo non sarebbe né serio né credibile. Ma qui si sta parlando del bene dell’Italia che è superiore a qualsiasi distanza possa esserci tra noi".

IPOTESI SLITTAMENTO? - Intanto, vista la situazione di fibrillazione e fermento, dal Colle fanno trapelare la possibilità di uno slittamento dei prossimi colloqui con il capo dello Stato. Al momento l'orientamento sembrerebbe quello di non ripartire giovedì come inizialmente ipotizzato, ma prendere tempo per trovare un punto di accordo.
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