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Su il sipario a Veronafiere, parte Vinitaly: Verona capitale mondiale del vino

Aperto il 52mo salone internazionale dei vini e distillati superando le 4.380 aziende e nel contesto "Sol&AgriFood", vetrina dell'eccellenza agroalimentare dove troneggia sua maestà l'Olio

Agroalimentare, Economia
Su il sipario a Veronafiere, parte Vinitaly: Verona capitale mondiale del vino
(Teleborsa) - Da oggi e fino al 18 aprile, Verona sarà capitale mondiale del vino, presa d'assalto per l'annuale appuntamento con Vinitaly, giunto alla 52ma edizione. Produttori, importatori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader si sono dati appuntamento, come ogni anno, in occasione di quella che è in assoluto la più prestigiosa manifestazione dedicata al mondo del vino che ospiterà 4.380 aziende, oltre 130 in più rispetto all'edizione precedente. Aumenta anche la presenza degli espositori esteri che raggiungono i 36 paesi rappresentati, contro i 29 del 2017. E nel contesto la sezione "Sol&AgriFood", vetrina dell'eccellenza agroalimentare dove troneggia sua maestà l'Olio.


UN MERCATO CHE VALE 13 MILIARDI - Il vino made in Italy vale 13 miliardi di euro - pari al 10% del fatturato dell’intero settore agroalimentare secondo una stima Ismea.Una vetrina internazionale per l’Italia, primo esportatore in volume nei mercati top del mondo: Usa, Germania, Regno Unito, Svizzera e Canada. Le cantine italiane, secondo la fotografia Ismea, sono inoltre prime in Germania, Russia e Svizzera anche nei flussi a valore, ma nella classifica generale è medaglia d’argento col titolo di secondo esportatore di vino mondiale, alle spalle della Francia. In ripresa, dopo anni di calo, la domanda interna, con gli italiani che hanno ripreso a bere, superando quota 22 milioni di ettolitri del 2016.A trascinare il mercato il fenomeno Prosecco e la moda degli aperitivi.

VINO MA NON SOLO - Quattro giorni di immersione totale nei profumi e nei sapori di alcuni dei simboli delle eccellenze presenti sul nostro territorio. Non solo vino, dunque. Ma anche olio, immancabile sulle tavole degli italiani. Per questo, a Vinitaly è presente anche l'extravergine di oliva con le sue "eccellenze" prodotte in genere in limitate quantità anche in zone d'Italia, come al nord e in particolare sul Garda risparmiato dalla grande gelata del 1928 che distrusse la quasi totalità degli ulivi del settentrione, dove i consumatori meno esperti e meno esigenti faticano a immaginare la coltura degli ulivi, normalmente appannaggio, con le immancabili "diversità", della fetta d'Italia compresa tra Liguria e Puglia.

E tra le "eccellenze" delle "eccellenze" una piccola azienda creata e condotta da una esponente di quei sempre più numerosi "giovani che si danno da fare" soprattutto nel mondo dell'agroalimentare, da anni impegnata nel difficile settore delle olive e ormai abituata con l'olio di qualità a fare incetta dei più ambiti riconoscimenti, Monica Vaccarella con il suo "Veneto Valpolicella Dop", che porta avanti la tradizione di una famiglia dove la qualità è tutto.

L'ORO VERDE DI AVESA, A DUE PASSI DA VERONA, ECCELLENZA DEL MADE IN ITALY - "L'Azienda Agricola "Vaccarella Monica" nasce da una forte Passione trasmessa da mio Papà Angelo e a sua volta da mio nonno Santo, che già nel dopoguerra possedevano gli Oliveti in Sardegna - racconta la giovane Monica impegnata qui a Verona negli ultimi allestimenti del suo stand- ma soprattutto dal coraggio di lasciare il posto di lavoro fisso per aprire questa piccola Azienda e dimostrare che il mio forte Amore per la pianta dell'Olivo, la mia grande Passione, la costanza, la tenacia e l'Amore per il proprio territorio alla lunga ripagano di molti sacrifici. che in breve tempo mi hanno portato ad essere un'azienda di "Nicchia" non tanto per la quantità prodotta ma quanto per la Qualità eccellente, che rappresenta il vero simbolo per questa azienda made in Italy e che si fregia di importanti riconoscimenti.

PICCOLA AZIENDA GRANDI RISULTATI- L'Azienda, di soli 2 ettari e circa 500 piante - ci spiega la giovane imprenditrice - produce due tipologie di Olio, rigorosamente fatto solo con olive del proprio fondo: il 100% Italiano ed il "Veneto Valpolicella DOP" il nostro fiore all'occhiello! Quest'ultimo viene prodotto come da disciplinare con almeno il 50% delle varietà autoctone di Verona il "Grignano" ed il "Favarol" completato poi con le rimanenti verietà del ns. fondo quali Frantoio, Pendolino, Leccio e Leccino. La nostra è una azienda piccolissima che però, in pochi anni, ha raggiunto importanti risultati. I nostri mercati principali sono gli Emirati Arabi, AbuDhabi, il mercato americano e poi Norvegia, Austria, Francia e Germania.

IL VINO SALE IN CATTEDRA - Resta, comunque, il vino il grande protagonista di una manifestazione che si annuncia da record, quest'anno ancora di più, sotto il segno del green. L'edizione 2017 ha contato quasi 130 mila presenze totali di cui quasi 50mila provenienti dall'estero con più di 30mila buyer accreditati. Una fiera che cresce di anno in anno e che aumenta l'offerta "green" con la presenza sempre più massiccia di ViVIT – Vigne Vignaioli Terroir, realizzato da Vinitaly in collaborazione con l’Associazione Vi.Te e Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti; ma anche con il salone del vino biologico certificato prodotto in Italia e all'estero nel padiglione del VinitalyBio organizzato con la collaborazione di FederBio.
Si preannuncia, dunque, un'edizione ricca di record, aumentata del 25% la presenza di espositori esteri che si esibiranno nel padiglione International Wine Hall.
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