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Assemblea PD, malumori per cambio OdG: Martina resta "reggente" e Renzi "congelato" fino al Congresso

Colpo di scena a Roma per mossa a sorpresa del Presidente Orfini. Del nuovo Segretario si deciderà in data compresa tra giugno e luglio

Politica
Assemblea PD, malumori per cambio OdG: Martina resta "reggente" e Renzi "congelato" fino al Congresso
(Teleborsa) -

Assemblea nazionale con Pd diviso in due blocchi e scintille alla riunione romana riunita all'hotel Ergife. Poi, seppur apparente, la pace. Una mozione a sorpresa del Presidente Orfini stravolge l'Ordine del giorno: niente voto sul Segretario. Martina resta così "reggente", ma congelate le dimissioni di Renzi, peraltro assente, e tutto è rinviato al Congresso che sarà convocato in data compresa tra giugno e luglio. Votata e approvata, comunque, la relazione di Martina che ha definito il Contratto M5s-Lega come "un testo a metà tra libro dei sogni e degli orrori".

Malumori e fischi in sala appunto per la decisione di Orfini, approvata a maggioranza. Quindi nessuna "formalizzazione" sull'abbandono di Matteo Renzi da segretario del partito e discussione incentrata sulla situazione politica che vede appunto possibile e imminente la nascita di un Governo M5S-Lega. La proposta di Matteo Orfini, dopo che il collegio di presidenza l'aveva approvata all'unanimità, era stata così accolta con inequivocabili segni di contrarietà da buona parte dei delegati.

Un vero e proprio colpo di scena, dunque, provocato, almeno stando alle opinioni degli oppositori del Segretario uscente, dall'incertezza sul risultato di una conta. Mossa che invece i renziani hanno giustificato come "senso di responsabilità" allo scopo di evitare spaccature. E lo stesso Renzi, da lontano, ha fatto sapere di essere soddisfatto del risultato di unità e di pace interna ritrovata.

Tutto rinviato quindi e di nuovo Segretario si comincerà a parlare dopo i risultati della tornata di amministrative del 10 giugno, o meglio dopo la conclusione dei ballottaggi in programma il 24. L'Assemblea del Pd si era aperta con la l'inno nazionale seguito da un minuto di raccoglimento dedicato ai "Morti sul lavoro".

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