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Salvini tuona da Vicenza: "Per i clandestini è finita la pacchia"

Su Ong: "Stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vicescafista deve attraccare nei porti italiani"

Economia, Politica
Salvini tuona da Vicenza: "Per i clandestini è finita la pacchia"
(Teleborsa) - Da Vicenza, nel Veneto, in attesa del suo viaggio di domani a Pozzallo, in Sicilia, Matteo Salvini rispolvera toni da campagna elettorale in appoggio appunto del candidato leghista a sindaco della città. "Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia - ha detto il neo Ministro dell'Interno - quindi preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla. Ma se ne devono andare". E subito dopo un attacco dai toni molto duri alle Ong, alcune delle quali da tempo sotto accusa di favorire l'immigrazione in accordo con gli scafisti: "Stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vicescafista deve attraccare nei porti italiani".

E poi con piglio severo ha aggiunto:"Sappiano gli uomini e le donne delle forze dell'ordine che il ministro e 60 milioni di italiani sono con loro e guai a chi mette le mani addosso a un uomo o una donna in divisa. Sono stufo dei delinquenti impuniti".

Il vice Premier, Ministro e al tempo stesso Segretario della Lega, forte anche per i consensi in ascesa (secondo sondaggi la Lega avrebbe raggiunto il 29 per cento, a ridosso dei 5 Stelle), non abbandona certo i temi che lo hanno portato al successo. Potrà poi "liberamente" attuare tutte le sue promesse senza provocare pericolosi sconquassi nel Governo? Staremo a vedere.

Non è dunque un caso che il primo viaggio ufficiale di Salvini nelle vesti di Ministro dell'Interno sia proprio Pozzallo, comune di 19.487 abitanti del Libero consorzio comunale di Ragusa, sud della Sicilia, simbolo degli sbarchi, per di più teatro proprio in queste ore dell'arrivo di un nuovo gruppo di 158 migranti sulla nave Ong Aquarius, dopo gli oltre 1000 dei giorni scorsi. "Siamo eleganti, sorridenti, democratici - aveva detto tuttavia stamani con toni concilianti nel corso dei festeggiamenti per il 72esimo anniversario della Repubblica - e nelle prossime ore sentirò i Ministri dell'Interno di diversi Paesi europei con cui collaborare e non litigare".

E sulla sortita del collega leghista Lorenzo Fontana, neo Ministro di "Famiglia e disabilità", sul non riconoscimento delle coppie gay, Matteo Salvini ha commentato: "L'amico Fontana ha detto oggi una cosa che mi sembra normale, ma sono cose fuori dal contratto di governo e non perderemo tempo su questo". Travolto dalle critiche, Lorenzo Fontana si è difeso definendo la polemica "strumentale", mentre l'Arcigay ha lanciato un appello al premier Conte.

L'altro vice Premier, il leader M5S Luigi di Maio, Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, attraverso una diretta Facebook annuncia: "Via subito spesometro, redditometro e spese di settore". E attacca il Jobs act: "Va rivisto perché c'è troppa precarietà. Ormai le persone non hanno più la certezza per sposarsi, ma non hanno la certezza nemmeno per prenotare le proprie vacanze". E sulle pensioni, punto chiave della campagna elettorale, Di Maio dice: "Applicheremo la misura quota 100 per superare la Fornero". Il rapporto con Mattarella è definito "virtuoso".

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