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Pd, Maurizio Martina nuovo segretario. Renzi fa la "Cassandra": "Perderete il congresso"

Martina indica la via: "Congresso straordinario che da oggi a prima delle Europee ci consenta di fare un percorso nuovo"

Economia, Politica
Pd, Maurizio Martina nuovo segretario. Renzi fa la "Cassandra": "Perderete il congresso"
(Teleborsa) - Con sette voti contrari e tredici astenuti, l'assemblea del Partito democratico ha eletto segretario Maurizio Martina, attuale reggente che lancia subito la fase congressuale: "Un congresso straordinario che da oggi a prima delle Europee ci consenta di fare questo percorso nuovo. Io andrò a cercare i protagonisti nuovi di questa riscossa. Forse a qualcuno di voi sembrerò nostalgico e non citerò leader del passato, purtroppo però neanche Obama basta più".

Una giornata lunga e calda, non solo da un punto di vista climatico. Ad aprire i lavori è Matteo Renzi che analizza le ragioni della sconfitta elettorale e attacca il M5S che definisce "la nuova destra"

APPLAUSI E CONTESTAZIONI - "Noi l'egemonia l'abbiamo avuta per tre o quattro anni. L'abbiamo persa e l'atto delle dimissioni ha questo significato" di riconoscere la sconfitta, sottolinea Renzi. Una parte della platea applaude a sottolineare la responsabilità di Renzi. A quel punto l'ex segretario si ferma e replica: "Abbassiamo tutti i toni delle tifoserie. So che non sono l'unico responsabile ma in politica si fa così: paga uno per tutti".

LE RAGIONI DELLA SCONFITTA - Tra le cause della sconfitta ci sono "i toni e i tempi della campagna elettorale. Non è l'algida sobrietà che fa sognare un popolo, devi dare un orizzonte forte al Paese". Altra causa è "la mancanza di leadership: non c'è comunità che non esprima un leader, perché in politica la comunicazione è essenziale". Inoltre "non abbiamo dettato l'agenda: sullo ius soli dovevamo decidere, o si metteva la fiducia a giugno o si smetteva di parlarne. Io l'avrei fatto perché fondamentale".

RENZI FA LA "CASSANDRA": "PERDERETE IL CONGRESSO" - "Smettiamola di considerare nemici quelli accanto a noi. Ci rivedremo al congresso, riperderete il congresso e il giorno dopo tornerete ad attaccare chi ha vinto". "Adoro stare sui contenuti e ragionare, per chi è in grado di ragionare mica per tutti...", insiste.

AFFONDO CONTRO M5S: "E' LA NUOVA DESTRA" - "Avevamo alternative? L'accordo con M5S. Ho combattuto come un leone per oppormi perché chi vince le elezioni deve governare, e hanno vinto M5S e Lega. Se avessimo fatto coalizione con M5S o con il centrodestra avremmo mandato all'opposizione i vincitori delle elezioni e sarebbe stata una ferita per il Paese. Avrebbero detto che nessuno rispetta la democrazia. Se avessero vinto quelli che dicevano accordo M5S-Pd avremmo avuto una profonda ferita costituzionale - afferma - rispetto chi dice che il M5S è la nuova sinistra, sono cantanti, intellettuali, ma io trovo che sia la vecchia destra. Non potremo mai perdonarli di aver trasformato la lotta politica in Italia in una rissa.

ZINGARETTI CONTRO RENZI: "NON ASCOLTA, GROSSO LIMITE PER UN LEADER" - "A me quello che più mi ha colpito dell'intervento di Matteo e un po' anche mi è dispiaciuto è che alla fine non si predispone mai all'ascolto degli altri, delle ragioni degli altri. Per un leader è un grandissimo limite". Così Nicola Zingaretti ha commentato con i giornalisti il discorso di Matteo Renzi all'assemblea Pd.
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