(Teleborsa) - Il
Ministro dell'Economia Giovanni Tria conferma che l'Italia conferma
tassi di crescita positivi, seppur "non soddisfacenti" ed un punto sotto la media europea, ma c'è anche il
rischio di una revisione al ribasso delle stime di crescita dell'Italia.
Lo ha detto nel suo intervento all'Assemblea annuale dell'ABI, affermando che oggi il
programma di governo si concentra su
3 punti chiave: la riforma delle imposte dirette, in particolare la
riduzione del carico fiscale su famiglie e imprese,
l'inclusione sociale, con particolare attenzione a lotta povertà,
il rilancio investimenti pubblici, anche attraverso la rimozione degli ostacoli che li hanno bloccati in questi ultimi anni.
"Questi punti sono già all'ordine del giorno dell'azione di governo", ha detto Tria, aggiungendo che questo significa affrontare il tema dell'occupazione oggi e gettare le basi su cui si muoverà il sistema produttivo nel futuro. "Questo disegno riformatore sarà pienamente efficace solo se
saprà individuare in maniera efficiente gli strumenti più adatti", ha precisato.
Fra gli obiettivi del governo c'è anche l'obiettivo di rientro del debito pubblico, senza qundi tracciare alcuna inversione di tendenza rispetton alla precedente politica - ha precisato - ma sarà cura del governo
valutare la tempistica più adatta in modo che la riduzione del debito
non abbia funzione pro-ciclica e venga via via
concordata con le autorità europee.
Tria ha affermato che un altro obiettivo è
rafforzare fiducia e investitori nazionali ed internazionali, perché le vicende ultime sulle oscillazioni dello spread ne dimostrano l'importanza. "Maggiore fiducia implicherà maggiore propensione a investire nel nostro debito pubblico e quindi beneficio per l'economia", ha sottolineato.
Il numero uno dell'Economia ha poi ricordato che la
discussione politica in UE nei prossimi mesi verterà su quattro temi: pacchetto bancario, modalità di valutazione del rischio, riforma meccanismo europeo di stabilità (ESM) ed istituzione e rafforzamento di un bilancio dell'Eurozona.
"Su questi temi il governo si misura attentamente, perché cruciali per il futuro dell'Eurozona, anche nell'intento di rimediare alle lacune e debolezze della sua governance", ha affermato Tria, notando però che se "c'è unanimità su un percorso comune e condiviso in UE, restano
ampie le diversità di vedute sulle misure da porre in essere".
Il
testo dell'Ecofin - ha ammesso - presenta per noi
"profili problematici" sui quali il governo si confronterà. "La regolamentazione non deve penalizzare l'offerta di credito e la normativa deve mirare a rimuovere ostacoli, non a crearne di nuovi", ha sottolineato Tria, ribadendo che questi temi meritano una "attenta valutazione".
La posizione dell'Italia è quella di "sostenitore del processo di unificazione", ha chiarito, aggiungendo che la risposta italiana sarà procedere con le
riforme strutturali per affrontare le nuove crisi future ed avere capacità di risposta a choc esterni.