(Teleborsa) -
Un silenzio assordante, quello dei
5Stelle, la cui reazione era attesa da ieri sera, subito dopo che era circolata la notizia dell'apertura dell'indagine della
Procura di Agrigento per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio nei confronti del ministro dell'Interno
Matteo Salvini, e del suo capo di gabinetto al Viminale
Matteo Piantedosi. A rompere il silenzio ci ha pensato
Luigi Di Maio che difende Salvini.
Ma anche la magistratura. La
strategia, neanche troppo velata, è quella di un
colpo al cerchio e una alla botte che però rischia di scontentare la base del movimento già in agitazione.
Il ministro Matteo Salvini vada avanti perchè non ha violato il codice etico del contratto e dei Cinque stelle. Il Governo si assume la responsabilità politica delle scelte fatte sul caso della nave Diciotti ma c'è "pieno rispetto" per l'azione della magistratura per cui non dobbiamo "attaccare" i pm che indagano", ha detto il vicepremier
Luigi Di Maio in un lungo video su Facebook.
"Non facciamo piombare di nuovo questo Paese negli scontri tra procure, pm e politica", è l'appello del vicepremier.