(Teleborsa) -
Lo scorso 27 agosto un accordo ha mandato "in pensione" il North American Free Trade Agreement (NAFTA), il trattato che dal 1994 regolava i rapporti commerciali tra Stati Uniti, Messico e Canada. Ma
le trattative sono state portate avanti e concluse unicamente tra Washington e Città del Messico, escludendo per il momento Ottawa. Che adesso alza la voce, ed annuncia per bocca del
ministro degli Esteri Chrystia Freeland che "il Paese ha intenzione di difendere i suoi interessi nel corso delle contrattazioni per una modifica del NAFTA".
Infatti la Freeland si è recata già nei giorni scorsi a Washington per concludere "un buon accordo" con il Rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Robert Lighthizer, con l'intenzione di portare a buon punto le trattative tra i due Paesi.
L'incontro fa seguito alle parole del presidente
Trump che ha dichiarato di voler "chiudere un accordo anche con il Canada, ma di essere pronto ad andare avanti anche solo con il Messico". Chiaro anche il messaggio del
premier canadese Justin Trudeau: "E' meglio non raggiungere alcun accordo che accordarsi per una cattiva intesa.
Il Canada ha bisogno di un trattato giusto e lo firmerà solo se buono per il Paese".