(Teleborsa) -
Il rublo resta sotto pressione sui mercati internazionali delle valute, raggiungendo
minimi da oltre 2 anni. La valuta russa, infatti, scambia in ribasso sia contro
l'euro a quota 81,09 rubli (+0,36%) sia contro
dollaro a 70,10 rubli (+0,27%)riportandosi ai livelli minimi dal marzo 2016.
A penalizzare la divisa di Mosca contribuiscono le
sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall'Europa, assieme ad una fase generalizzata di
debolezza delle valute emergenti.
La valuta russa infatti ha perso circa il 19% del suo valore quest'anno. Calo cui la banca centrale ha posto rimedio vendendo riserve in oro ed acquistato sul mercato dei cambi la divisa locale, formalmente per contrastare l'effetto domino sull'inflazione.
Ora questo nuovo ribasso del rublo potrebbe giustificare un nuovo
intervento della banca centrale al meeting di venerdì prossimo. Stando a quanto affermato di recente dal
Governatore Elvira Nabiullina bisognerà affrontare una scelta cruciale:
lasciare i tassi fermi al 7,25% o addirittura alzarli.