(Teleborsa) -
Spread ancora sotto i riflettori dopo il "ribaltone" della vigilia. Il differenziale di rendimento tra il BTP decennale e il Bund tedesco ha chiuso infatti a
quota 282 punti base, in forte rialzo rispetto alla chiusura di venerdì a 267 punti base ma anche rispetto ai valori toccati ieri, 1° ottobre, nel corso della prima parte di contrattazione dei mercati.
A determinarne di cambio di rotta sono state le
parole di Pierre Moscovici. Parlando a margine dell'Eurogruppo il Commissario europeo agli Affari economici e monetari h
a definito "molto ampio" lo scostamento del deficit programmato dall'Italia in vista della prossima Legge di Bilancio.
Questa affermazione, assieme alla
notizia del rientro anticipato del Ministro dell'Economia Giovanni Tria - che dunque oggi non presiederà l'Ecofin - hanno mutato sia l'umore di Piazza Affari che l'andamento dello Spread.
Immediata la reazione del vice Premier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico,
Luigi Di Maio: "Stamattina a qualcuno non andava bene che lo Spread non si fosse impennato. Moscovici, che non è italiano, si è svegliato e ha pensato bene di fare una dichiarazione contro l'Italia, contro il DEF italiano e creare tensione sui mercati" ha dichiarato, aggiungendo: "da domani (oggi, n.d.r) continueremo a spiegare che il 2,4% non è una misura molto lontana da quella che facevano altri. Solo che se lo fa la Lega e il M5S non va bene".