(Teleborsa) -
Italia e Ue fanno le prove
generali di pace. L'obiettivo dichiarato è evitare il
muro contro muro che non gioverebbe a nessuno. Allo stato attuale, ancora lunga la strada per trovare una
soluzione condivisa che allontani la procedura d'infrazione per
l'Italia, riavvicinandola a
Bruxelles, ma si gettano le basi di un
dialogo costruttivo.
"Quest'incontro non è stato risolutivo, è un incontro che ha ribadito il rispetto reciproco per l'apertura di questo dialogo. Dobbiamo continuare a dialogare". Così il premier Giuseppe
Conte, parlando a
Bruxelles dopo la cena di lavoro con Jean-Claude Juncker. "
Noi offriamo un atteggiamento ragionevole e costruttivo", ha aggiunto.
"Non si è discusso di saldi finali. Ovviamente non ho posto alcuna rinuncia alle riforme qualificanti" del nostro governo. Conte si è però detto "molto soddisfatto, il clima mi ha rasserenato sul fatto che si sta proseguendo sul dialogo costruttivo. Il dialogo avverrà già da domani, continuerà nei prossimi giorni e si svilupperà nelle prossime settimane".
CONTE: "NON LITIGHIAMO, WE ARE FRIENDS" - Una
cena di lavoro, all'insegna dei toni bassi e concilianti, durata meno di due ore a Bruxelles tra il premier
Conte, il ministro
Tria da una parte e Juncker, Moscovici e Dombrovskis dall'altra. Poco prima, il premier italiano, rivolgendosi ai giornalisti, aveva ribadito:
"Non litighiamo, we are friends". Parola d'ordine, dunque,
dialogo.
"Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione di prospettiva". Questo il commento ufficiale di un portavoce della Commissione europea, al termine della cena.
"La cena di lavoro è parte del dialogo permanente in corso tra la Commissione europea e il governo italiano", spiega ancora.
"E' stato un piacere per il presidente Juncker ricevere il premier Conte ed il ministro Tria, per la cena di lavoro, a cui erano presenti anche il vicepresidente Dombrovskis e il commissario Moscovici", ha concluso.
Strada dunque ancora in salita ma il premier Conte fa professione di ottimismo e fiducia e ai giornalisti che lo incalzano su un eventuale rischio Grecia risponde:
"Assolutamente no. L'Italia ha dei fondamentali così solidi che non parlerei assolutamente di rischio Grecia. Mi sembra fuoriluogo". E ha aggiunto:
"Confido che il dialogo possa portare a evitare la procedura. Sono sempre ambizioso".(Foto: Mauro Bottaro - © Unione Europea)