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Concessioni, l'Antitrust chiede più gare e meno proroghe

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in una segnalazione a Governo e Parlamento, ha segnalato le principali criticità dell'attuale sistema concessorio

Economia
Concessioni, l'Antitrust chiede più gare e meno proroghe
(Teleborsa) - Per favorire la crescita del Paese servono più gare e meno proroghe. Ad affermarlo è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che, il 12 dicembre scorso, ha deliberato di inviare una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato attuale delle concessioni amministrative in Italia.

Nel documento, l’Authority ha sottolineato le principali criticità concorrenziali riscontrate in alcuni mercati a seguito dell’utilizzo distorto dello strumento concessorio, tornando a segnalare che “le gare devono costituire la regola nell’affidamento delle concessioni” e che andrebbero evitati “rinnovi automatici e proroghe”. Per l’Antitrust l’ “ampiezza e durata” delle gare devono essere “limitate e giustificate dalle esigenze di natura tecnica ed economica e dalle caratteristiche degli investimenti” e andrebbero, inoltre, “eliminati i casi di preferenza per i gestori uscenti o per l’anzianità acquisita”.

Nella segnalazione sono, pertanto, formulate proposte di modifica della normativa vigente o raccomandazioni alle amministrazioni concedenti, finalizzate – si legge nel testo – “a garantire un maggiore confronto concorrenziale tra gli operatori del mercato e a migliorare la qualità, anche in termini di sicurezza, del servizio reso alla collettività”.

I settori segnalati dall’Antitrust comprendono Autostrade, Aeroporti, Distribuzione del gas, Grandi derivazioni d’acqua per uso idroelettrico, Concessioni portuali e marittime, Concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, Posteggio per commercio su aree pubbliche, Poste - Servizio postale universale, Radiotelevisione, Frequenze della banda 700 MHz per i servizi di telecomunicazione mobile (5G) e rinnovo dei diritti d’uso.

Tra gli interventi auspicati vi sono, per le concessioni in scadenza di Autostrade “il celere svolgimento di procedure di gara, al fine di selezionare al meglio e per tempo i gestori in termini di qualità e sicurezza dei servizi, propensione agli investimenti e minor costo di gestione”. Per quanto riguarda le Poste “il ricorso a procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio, tenendo debitamente conto, nella definizione del perimetro della concessione, delle caratteristiche specifiche della domanda e dell'offerta di mercato”.








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