(Teleborsa) - L'ultima parte del 2018 potrebbe segnare per l'Italia una
recessione tecnica a causa di un ultimo trimestre atteso negativo dopo che già il terzo si era chiuso con un -0,2%. Una certezza che arriverà soltanto a fine mese, dall'
Istat, quando pubblicherà la propria stima sul quarto trimestre dell'anno.
A lanciare l'allarme è Bankitalia che taglia fortemente anche le stime per il 2019: Via Nazionale stima una timida espansione del PIL allo 0,6% dal +1% previsto in precedenza.
Ma
il Governo ribadisce che la crescita ci sarà grazie alla manovra e alle riforme che "assicureranno al Paese una crescita sostenuta".
Nel frattempo, il premier Giuseppe
Conte cerca un confronto con le parti sociali e presenta il
Decretone ai sindacati, ma
l'esito dell'incontro non è quello sperato.LA MANIFESTAZIONE DEL 9 FEBBRAIO SI FARA'
All'indomani del decreto per la partenza del reddito di cittadinanza e di quota 100, il Presidente del Consiglio convoca a Palazzo Chigi i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per presentare loro il testo del cosiddetto "Decretone", prima che questi venga sottoposto all'esame parlamentare. Lo stesso
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il discorso di fine anno, aveva sollecitato la necessità di aprire un confronto ampio con le parti sociali sui provvedimenti di sua attuazione.
Tuttavia, la mossa del Capo del Governo non è riuscita a sminare le intenzioni delle
tre sigle sindacali che confermano una manifestazione nazionale unitaria per il 9 febbraio contro la manovra e, a sostegno della piattaforma sindacale. "
Il decreto ha bisogno di profonde correzioni e in ogni caso
non cambia il nostro giudizio sulla manovra", ha detto il segretario generale della Cisl,
Annamaria Furlan. "Abbiamo ribadito le ragioni della nostra valutazione sulla manovra e il fatto che all'impegno di tenerne conto e di aprire discussioni non è seguito alcun elemento". Così la leader Cgil,
Susanna Camusso. "
Anche questa convocazione arriva a posteriori rispetto alla legge di bilancio.
Confermiamo tutte le ragioni della nostra piattaforma e la manifestazione del 9 febbraio". "Abbiamo apprezzato la convocazione, ma apprezzeremmo di più se si aprissero i tavoli su tutte le questioni che abbiamo posto - rilancia
Carmelo Barbagallo, segretario della Uil -. Aspettiamo di sapere se il presidente del Consiglio convocherà le riunioni tecniche".