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Almalaurea, alternanza scuola-lavoro e stage accrescono chance lavoro

Secondo il Consorzio Interuniversitario a un anno dal diploma risulta occupato il 35,5% dei giovani

Economia
Almalaurea, alternanza scuola-lavoro e stage accrescono chance lavoro
(Teleborsa) -

Le attività di alternanza scuola-lavoro e stage, svolte durante gli studi o nel periodo successivo al conseguimento del diploma, esercitano un effetto positivo in termini occupazionali. È quanto emerge dai rapporti Almalaurea e Almadiploma presentati oggi a Firenze.

Stando ai dati, chi ha svolto questo tipo di esperienza ha il 40,6% in più di probabilità di lavorare. Una percentuale che sale al 70,9% se si considerano le esperienze di stage svolte in azienda dopo il conseguimento del diploma.

A 3 ANNI DAL DIPLOMA LAVORANO 4 SU 10

Secondo il Rapporto 2019 sulla Condizione occupazionale e formativa dei diplomati di scuola secondaria di secondo grado, realizzato da AlmaDiploma, a un anno dal conseguimento del titolo di scuola superiore risulta occupato il 35,5% dei diplomati del 2017. Di questi il 19,8% ha preferito inserirsi direttamente nel mercato del lavoro mentre il 15,7% ha scelto di frequentare l'università lavorando. La percentuale di occupati è più elevata per i diplomati professionali (52%) e tecnici (43,8%), mentre tocca il minimo tra i liceali (26,8%).

A tre anni dal titolo è occupato il 45% dei diplomati con il 24,6% dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 20,4% impegnato sia nello studio che nel lavoro. Tra i diplomati del 2015, la quota di occupati è più elevata della media per i diplomati professionali (67%) e tecnici (57,4%), mentre tocca il minimo tra i liceali (34,6%).

LAVORO SI' MA CON CONTRATTI NON STABILI E RETRIBUZIONI MINI

Per quanto riguarda i diplomati del 2017 che risultano impegnati esclusivamente in un'attività lavorativa, la tipologia di attività più diffusa risulta essere il lavoro non standard, che coinvolge il 43,9% degli occupati. La quota di assunti con contratti formativi è del 26,3%. I contratti a tempo indeterminato e le attività autonome riguardano, invece, il 12,9% e il 3,7%, dei diplomati occupati.

L'8,1% del totale diplomati non ha un contratto regolare. A tre anni dal diploma, tra chi è dedito solamente al lavoro, i contratti non standard restano la tipologia di lavoro più diffusa, con il 29,5% dei diplomati. Elevata anche la quota di contratti a tempo indeterminato (27,8%) e quella relativa ai contratti formativi (26,6%); la quota di coloro che lavorano senza alcun contratto è pari al 6,2%. L'attività nel settore pubblico è la meno diffusa tra i diplomati di scuola secondaria di secondo grado: complessivamente, a un anno dal diploma dichiara infatti di lavorarvi il 7,9% degli occupati.

Dal punto di vista della retribuzione i diplomati che lavorano a tempo pieno guadagnano in media, a un anno dal diploma, 1.114 euro mensili netti per arrivare a 1.216 euro a tre anni dal conseguimento del titolo.

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