(Teleborsa) -
A beneficiare del Reddito di inclusione (Rei) nel 2018 sono state ben
1,3 milioni di persone di cui
oltre il 70% residente
nel Mezzogiorno.
E' quanto emerge dalll'
Osservatorio sul Rei pubblicato dall'Inps per comprendere i feedback ottenuti dalla misura di contrasto alla povertà che dal 1° gennaio 2018 ha preso il posto del Sia, sostegno per l'inclusione attiva.
Nell'anno appena passato "sono stati erogati
benefici economici a 462mila nuclei familiari coinvolgendo 1,3 milioni di persone. La maggior parte dei benefici sono stati erogati nelle regioni del Sud: il 68% dell'importo complessivo erogato e interessamento del 71% delle persone coinvolte". "Il 46% dei nuclei beneficiari del Rei, che rappresentano il 50% delle persone coinvolte, risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia. A seguire Puglia, Lazio, Lombardia e Calabria coprono un ulteriore 29% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte", spiega l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
A livello nazione
il tasso di inclusine del Rei, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10 mila abitanti,
si attesta a 220, raggiungendo valori più alti nelle zone del Sud Italia come
Sicilia , Campania e Calabria dove si registrano rispettivamente cifre per 634,603 e 447, e si
riducono sensibilmente in regioni come
il Trentino Alto Adige i il Friuli Venezia Giulia, dove si registra una media di 28 nella prima e 37 nella seconda.
Inoltre, sempre da quanto riferito nel report trimestrale,
a richiedere la prestazione sono, per l'11%, extracomunitari, percentuale che si eleva fino al 29% nel Nord del Paese.